Sanità Molise, dalla Corte dei Conti la certificazione di un fallimento

13.12.2022

Nulla che non si sapesse. La Sanità del Molise è in uno strato di prostrazione da ormai talmente tanto tempo che è chiaro a tutti ma, come quando si va all'Università, è la "Laurea" che fa la differenza perché certifica una qualifica, una qualità... in qualche modo un sapere. E anche per la sanità del Molise, di cui in queste settimane tutti chi più chi meno hanno parlato, è arrivata la "certificazione"... che boccia politica e gestione commissariale senza possibilità di replica!

Il sistema sanitario della Regione Molise, "nonostante i cospicui aiuti finanziari dello Stato e delle altre Regioni, continua a registrare rilevanti disavanzi annuali conseguenti alla gestione di competenza dei soggetti pubblici operanti nel settore".

E' quanto si legge nella sintesi della Relazione di accompagnamento della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti del Molise pubblicata ieri in occasione del Giudizio di parificazione sul Rendiconto generale della Regione per l'esercizio 2021.

In particolare, osserva la Corte dei Conti, ancora nel 2021 il bilancio dell'Azienda sanitaria regionale (Asrem) "ha registrato ingenti perdite di esercizio e un disequilibrio finanziario della gestione, dovuto anche al ritardo con cui è stato approvato il Programma Operativo 2019-2021, cui sono rimesse le linee guida da adottare per il perseguimento del riequilibrio economico e finanziario del sistema. Il risultato di esercizio 2021 dell'Asrem ha registrato una perdita di 54.249.796,64 euro, in crescita rispetto all'esercizio precedente, conseguente in primo luogo a un saldo negativo tra il valore della produzione e i costi della produzione. Il grave risultato negativo di esercizio è stato accertato pur avendo l'Azienda beneficiato, anche nel 2021, del mancato accantonamento per rischi dell'importo di 39,6 milioni di euro in relazione al debito da restituzione dei contributi già richiamato (che nel 2019 aveva pesato sui conti dell'Azienda)". Criticità sono state evidenziate dalla magistratura contabile anche sul mantenimento dell'erogazione dei Livelli essenziali di assistenza (Lea). "Per il Molise - si legge sempre nella Relazione - anche l'indice in esame risulta negativo. Infatti, il punteggio complessivo di cui alla Griglia Lea 2019, ultimo dato disponibile, risulta pari a 150, collocando la Regione al di sotto della soglia di adempienza (maggiore o uguale a 160 o compreso tra 140-160 con nessun indicatore critico), e in netto peggioramento rispetto al 2018".

Una certificazione che non rivela nulla di nuovo, come abbiamo detto. Semplicemente - a nostro modesto parere - non fa che rilevare tre evidenze: una è l'assoluto fallimento della gestione della Sanità nel Molise, due l'assoluta inefficacia del sistema Commissariale, ultima ma non ultima, la corresponsabilità di una politica troppo spesso parolaia.

Al netto delle risme di carta che in modo trasversale tutte le parti politiche in campo, nessuna esclusa, nella nostra Regione sono costate alle redazioni dei giornali regionali con fiumi di parole che nulla hanno prodotto, è inevitabile prendere atto del fallimento di un sistema che nel tempo ha causato lo smantellamento della sanità pubblica e ora anche la crisi endemica di quella privata facendo addirittura crescere il debito della sanità regionale.

Negli anni - per contenere il debito, così hanno detto - abbiamo visto "ridimensionare" - così hanno detto - ma di fatto chiudere ospedali pubblici come Venafro, Larino, Agnone... e mandare al collasso quelli rimanenti: il Cardarelli di Campobasso, il Veneziale di Isernia in perenne agonia, il San Timoteo di Termoli. Siamo stati e rimaniamo l'unica regione a non aver avuto e non avere un ospedale Covid. Abbiamo visto spendere decine di milioni di Euro per strutture prefabbricate con cui si volevano potenziare gli ospedali per far fronte al Covid - per esempio a Isernia - senza che quelle strutture siano mai state utilizzate. 

Nelle scorse settimane abbiamo visto bloccare i fondi alla sanità privata - tema che andrebbe approfondito seriamente - con conseguente crisi della stessa. I due grandi ospedali privati "Gemelli Molise" e "Neuromed" hanno dimesso pazienti, mandato in ferie forzate il personale... il tutto con buona pace di chi in Molise sta male e non sa dove e come curarsi.

Non che questo problema sia solo molisano, sia chiaro, in Italia la Sanità è un tema caldo e in grande, grandissima difficoltà. Il Governo ha pensato bene di investire due miliardi di euro per far fronte al problema, peccato che circa il 60% di quella somma servirà per le bollette e quindi a nulla serve, mentre si continua a rifiutare i 37 miliardi del MES, ma questo è un tema più ampio, che merita altra trattazione, innanzitutto a livello politico.

Sta di fatto che in Molise la sanità è implosa. Quella pubblica non ce la fa, quella privata nemmeno... ma siamo sicuri che resterà il tema delle prossime elezioni... nel frattempo, vietato ammalarsi.  

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