Sanità: Molise, mancano medici... e medicine

18.10.2021

"Ora il buscopan non ce l'ho, prenda acqua e bicarbonato"

E' quanto, incredula, si è sentita dire una donna che qualche notte fa, a causa dei forti dolori causati da una colica si è recata alla guardia medica di Venafro: "Ora il buscopan non ce l'ho, prenda acqua e bicarbonato".

Al di là del rimedio "miracoloso" proposto dal medico... il ritratto sempre più impietoso di una Sanità regionale allo sbando totale. Non solo ospedali senza personale, non solo tagli e conseguente demedicalizzazione del 118... ma addirittura i medici di guardia sforniti del necessario per far fronte alle emergenze più elementari.

Una situazione ancora in pieno coas quella della gestione sanitaria della nostra regione che, al di là dei proclami e dopo il Pos impugnato praticamente da tutti fa acqua da tutte le parti.

L'Azienda sanitaria regionale del Molise, infatti, "preso atto delle difficoltà di reperimento di medici per il servizio di Continuità assistenziale (Ca), aggravata dall'emergenza Sars-Cov19", ha riaperto i termini per l'inserimento di medici nella graduatoria di disponibilità aziendale, valevole fino a gennaio 2022, utilizzata per l'assegnazione di incarichi a tempo determinato e per l'affidamento di incarichi di sostituzione nel servizio di Continuità assistenziale. Il provvedimento è stato adottato a seguito delle note del direttore del Distretto di Termoli (Campobasso) e del dirigente medico responsabile di Continuità assistenziale del Distretto di Isernia con le quali si evidenzia "la difficoltà per reperire i medici sostituti di Continuità assistenziale, nonostante lo scorrimento" della precedente graduatoria.

Insomma, più che di "acqua e bicarbonato" la nostra sanità sembra necessitare in un vero e proprio "viatico".

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