Sei musicisti e un poeta: l'Internazionale La Traglia
Uno spettacolo di musica, canto e danza... l'eco di parole raccontate con maestria hanno caratterizzato la XIII Edizione del Premio Internazionale La Traglia in una Jelsi vestita a festa.
di Paolo Scarabeo
E' andato proprio ad Alexian Santino Spinelli il prestigioso riconoscimento, un tributo alla sua grande opera di Ambasciatore dell'arte e della Cultura gitana nel mondo. Un Premio che consacra la rivalutazione e la cura di una tradizione, del suo ambiente, della tutela della dignità dei diritti umani, dell'identità culturale e spirituale delle piccole comunità ed etnie "altre".
"Santino Spinelli - ha detto Pierluigi Giorgio leggendo le motivazioni del Premio - pietra miliare e portavoce nel mondo del popolo Rom, rappresenta la capacità di rivalsa di quanti sono stati e sono ancora discriminati a causa delle proprie origini. Ha restituito con il suo esempio di vita e di esponente della cultura Romanì dignità e spessore alla Comunità Rom che si onora di rappresentare".
Ha portato a Jelsi, ieri sera Spinelli, storie di polvere e pazienza, le storie delle sue strade. Ha fatto battere nella piazza il cuore di 24 milioni di uomini e donne e bambini e anziani sparsi nei cinque continenti, rivolgendo ai presenti parole di grande intensità. Parole con le quali ha ripercorso la sofferenza di un popolo che da sempre soffre il pregiudizio e la discriminazione. Ha portato in piazza il canto di libertà di un popolo oppresso e rifiutato... marchiato a sangue da pregiudizi che nella seconda guerra mondiale hanno significato un vero e proprio genocidio: quello di 500.000 Rom e Sinti sterminati nei lager dai nazifascisti. Quello di bambini che non possono vivere e sognare a colori e lo ha fatto con una impareggiabile determinazione e con la forza della sua convinzione per la quale:
Esiste una sola grande razza, quella umana, con tante singole culture diverse tra loro e tutte meritevoli di rispetto.
Una piazza piena, calorosa ed entusiasta ha accolto le sue parole e quasi due ore di grande spettacolo, iniziate nel ricordo dell'amato Sindaco Salvatore D'Amico e durante le quali è stato consegnato all'artista Spinelli il premio.
Era iniziata qualche ora prima la manifestazione con l'inaugurazione della ceramica artistica che va ad aggiungere il nome di Alexian Santino Spinelli a quello delle altre personalità premiate nel passato, all'Albero della Pace. Una specie di Albo che custodisce la memoria del tributo di grandi uomini e donne alla causa della salvaguardia dell'identità di popoli e culture.
Un calore che non ha lasciato indifferente l'artista, che lo ha ricambiato a piene mani:
"Ho trascorso un pomeriggio intenso nella città dei miei antenati - ha scritto sul suo profilo Facebook. Nel 1400 Jelsi era detta Terrae Giptiae (territorio dei rom) poicéè fu ripopolata o addirittura fondata dai rom provenienti dall'Impero Bizantino favoriti da una politica di immigrazione del Regno di Napoli. Suggestiva l'inaugurazione della targa a mio nome nel Giardino della Pace alla presenza di tante persone. Più tardi il concerto e la Premiazione sul palco con il Sindaco, il Presidente del Comitato della Festa di Sant'Anna Luigi Michilli e Pasquale Valiante dell'associazione Gli Orsi Volanti che hanno istituito il Premio Internazionale La Traglia in un ambiente coinvolgente con un pubblico attento e calorosissimo. Un Premio assegnato a personaggi prestigiosi in passato. Per me un grande onore riceverlo soprattutto per il rispetto, il calore e l'affetto con cui è stato assegnato. Il concerto è stato apprezzatissimo dal pubblico presente. Le note, i canti e la danza dicono più di tante parole. Ringrazio tutti gli amici, i rom presenti, il pubblico, le autorità ma soprattutto PIERLUIGI GIORGIO il direttore Artistico di una giornata per me memorabile".
