Siate perfetti come il Padre vostro

12.03.2022

Pensieri brevi di Quaresima - Sabato della Prima Settimana

Dt 26,16-19; Sal 118; Mt 5,43-48

Gesù nel Vangelo ci chiede un amore spropositato: dapprima l'amore per i nemici e poi addirittura per quelli che ci perseguitano. E poi insiste, quasi a ironizzare sul nostro fare da cristiani minimalisti: se amate solo i vostri fratelli quali meriti ne avete non fan così anche i pagani? E infine conclude con questa affermazione che lascia qualche problemino di interpretazione: siate perfetti come il Padre vostro è perfetto. Proprio quest'ultima sequenza se non viene adeguatamente approfondita ci porta ad una equazione tanto matematica quanto meritocratica: amare di più uguale essere perfetti . Ma è proprio così l'amore cristiano? Ci chiede davvero di essere perfetti? E cos'è in fondo la perfezione? Questa equazione più amore più perfezione purtroppo nel corso del tempo ha deviato la spiritualità cristiana verso una deriva moralistica. Cioè in soldoni, devi fare il bravo per essere gradito a Dio. Devi prendere dei buoni voti per essere il figlio esemplare.
Ma è così vero che il compimento dell'amore è questa perfezione?
Sappiamo bene dalla sapienza popolare che invece "nessuno è perfetto" e che "l'ottimo è nemico del bene".
Proviamo allora a partire da un altro presupposto. L'amore che Gesù ha preferito è stato quello dei peccatori. Non un amore eroico, ma fragile; non l'eccesso ma la semplicità del dono. Gli bastava un bicchier d'acqua per farti guadagnare il paradiso. Non un amore perfetto, ma imperfetto. Non un amore divino, ma umano. Non mi pare che il Vangelo sia un racconto epico e neppure una storia a lieto fine. È la storia di un amore trafitto, crocifisso. Un amore non capito e soprattutto non corrisposto. Un amore fatto di lacrime e di sconfitte. Altro che perfezione!
Se educhiamo i nostri figli alla perfezione non gli insegneremo mai l'amore cristiano, che è invece un amore imperfetto, perché imperfetta è la natura umana.
E allora qual è la perfezione del Padre celeste di cui parla Gesù? E' la misericordia. Imparare la perfezione cristiana significa darsi il permesso di poter sbagliare e imparare dagli sbagli commessi, perdonare le nostre imperfezioni e quelle degli altri. 

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