Siccità record: Italia in ginocchio

20.06.2022

Stop notturno all'acqua e razionamenti, trattori-idrovore per salvare l'agricoltura in crisi. Stato di calamità per il Lazio. In Molise danni ingenti alle colture cerealicole e foraggere.

Il Po tocca i livelli più bassi da oltre 70 anni e in Piemonte inizia a svanire anche la speranza per le colture: senza piogge il Vercellese non riuscirà ad andare oltre la "prima settimana di luglio" e dovrà dire addio al riso per quest'anno, spiega Confagricoltura Vercelli e Biella. L'Emilia-Romagna annuncia una cabina di regia per discutere dell'emergenza. In settimana è prevista una riunione del governo per analizzare la situazione e valutare eventuali misure per far fronte all'emergenza.

Il Po non era così secco da decenni, le piogge continuano a non scendere, l'agricoltura italiana rischia il default. L'emergenza siccità è così grave che il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli ha definito "inevitabile" la dichiarazione di uno stato di crisi. In settimana è prevista una riunione del governo per analizzare la situazione e valutare eventuali misure per far fronte all'emergenza.

Minimi storici per i gradi di riempimento dei grandi laghi: il Maggiore è al 22%, quello di Como al 25%. Non va meglio al Centro Italia, dove il lago di Bracciano arriva a -107 cm rispetto allo zero idrometrico. Una situazione "drammatica", dice Coldiretti, dovuta alle scarsissime precipitazioni che hanno segnato tutto il 2022 - in alcune zone la pioggia manca da tre mesi - e ora esacerbata dall'ondata di caldo record che non accenna a scomparire. 

Il livello idrometrico del Po, misurato all'altezza del Ponte della Becca (Pavia) è sceso a -3,7 metri. Non si toccava un punto così basso da almeno 70 anni.

Nelle zone del nord Italia dedicate all'agricoltura l'acqua, invece che dalle piogge, arriva dalle autobotti, le scorte sono sotto razionamento. Si parla di danni che toccano già i due miliardi di euro, secondo le prime stime. A preoccupare è la riduzione delle rese di produzione delle coltivazioni in campo, come il grano, che quest'anno segna un calo del 15%.

Dal Piemonte arrivano le notizie più preoccupanti: l'assessore all'Ambiente della Regione Matteo Marnati dice che restano solo 15 giorni di tempo per salvare i raccolti. Il governatore Alberto Cirio ha chiesto lo stato di calamità per l'agricoltura, gli addetti ai lavori lanciano l'allarme risaie.

Il territorio del Vercellese non riuscirà ad andare oltre la "prima settimana di luglio" in questo stato, spiega Benedetto Coppo, presidente di Confagricoltura Vercelli e Biella. "Nei due territori sono coltivati circa 74mila ettari di terreno, un terzo della superficie totale in Italia, e 70mila ettari si trovano solo nel Vercellese. Tutto ruota attorno a tre fattori: le precipitazioni, il rilascio di acqua dai bacini montani e una deroga al deflusso minimo vitale dei fiumi. Purtroppo per il riso non abbiamo un piano B".

Gli fa eco Stefano Bondesan, presidente di Ovest Sesia, associazione d'irrigazione che gestisce l'acqua per uso agricolo in un comprensorio di circa 100mila ettari nei territori del Biellese, del Vercellese e di parte del Casalese. "Nella parte bassa del Vercellese - dice Bondesan - se non riusciremo a sommergere nell'arco della prossima settimana, potrebbero essere compromesse diverse decine di ettari di risaie". 

Peggio ancora, se possibile, il quadro tracciato dall'Est Sesia, il Consorzio di irrigazione e bonifica più grande d'Italia, con una superficie di 334.505 ettari di cui il 44,6 % in Piemonte e il 55,4% in Lombardia. "Il compartimento dove operiamo - afferma il direttore, Mario Fossati - è al centro del triangolo della risicoltura tra Piemonte e Lombardia. In questo momento riscontriamo una riduzione dell'apporto idrico tra l'85 e il 90%. Operiamo cioè con il 15% di quanto necessiterebbe". Cartoline spettrali del Po arrivano anche dalla provincia di Piacenza. Qui, per chiedere la pioggia, ci si affida anche alla spiritualità. A Rivergaro, bassa valle del Trebbia, il parroco don Valerio Picchioni dedica ogni mattina una speciale preghiera alla pioggia. L'Emilia-Romagna anticipa che martedì prossimo l'emergenza siccità sarà al centro di un'apposita cabina di regia. La regione di Bonaccini sta intanto preparando la richiesta da inviare al Governo per lo stato di emergenza nazionale, con interlocuzioni già avviate col capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio.

A Milano si valuta di ridurre il livello dell'acqua del Naviglio nella Darsena per fornirla agli agricoltori dell'hinterland, ha annunciato il sindaco Beppe Sala. "Siamo costretti a intervenire per dare acqua ai nostri campi, se vogliamo salvare i raccolti. Intorno a Milano si sviluppa un grande sistema agricolo e la siccità lo sta mettendo a dura prova", ha detto Sala, aggiungendo che "gli effetti dei cambiamenti climatici non li vediamo più solo nei documentari, sono nella nostra vita. E c'è ancora chi pensa che possiamo prendercela comoda"

Nel Molise non va meglio: danni a colture cerealicole e foraggere

"La siccità ha causato danni alle colture cerealicole sulla fascia costiera Adriatica, in provincia di Campobasso. La perdita è quantificabile fra il 20 e il 30%, mentre in provincia di Isernia le foraggere hanno subito una perdita di oltre il 40%". E' quanto emerge da uno studio di Coldiretti che ha stilato la mappa della sete in città e campagne. 

Per l'organizzazione degli agricoltori è "necessario agire nel breve periodo per definire le priorità di uso delle risorse idriche ad oggi disponibili, dando precedenza al settore agricolo per garantire la disponibilità di cibo, prevedere uno stanziamento di risorse finanziarie adeguate per indennizzare le imprese agricole per i danni subiti a causa della siccità e favorire interventi infrastrutturali di medio-lungo periodo volti ad aumentare la capacità di accumulo dell'acqua e della successiva ottimizzazione nella gestione".

©Produzione riservata

Segui la nostra informazione anche su Facebook, su Twitter o unendoti al nostro canale WhatsApp