Speranza alla Camera: «Ci sono le condizioni per riaprire. AstraZeneca? Su 32 milioni di vaccinazioni, 18 casi fatali»

15.04.2021

«Ci sono le condizioni per una nuova fase e riaperture graduali, ma bisogna vaccinare e avere prudenza per non vanificare i risultati raggiunti». 

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha illustrato alla Camera dei Deputati la situazione sul fronte del contrasto alla pandemia di Coronavirus. Il ministro ha parlato dell'andamento della campagna vaccinale, rispondendo alle preoccupazioni sul siero prodotto da AstraZeneca ed evidenziando gli ultimi dati sulle terapie intensive, dove «si registrano il 41 per cento dei posti occupati, dato che dovrebbe far riflettere chi parla di restrizioni eccessive». «Non ci possono essere dubbi o esitazioni: solo vaccinando riconquisteremo le libertà e una ripresa economica», ha affermato Speranza. «Nei prossimi due mesi, dobbiamo muoverci con responsabilità, con riaperture graduali. In Germania», ha continuato, «si è registrato un nuovo aumento dei contagi e nuove misure restrittive: in Italia, per la terza settimana, scende l'incidenza e l'indice Rt si attesta sullo 0,92», quindi 

«Ci sono le condizioni per una nuova fase e riaperture graduali, ma bisogna vaccinare e avere prudenza per non vanificare i risultati raggiunti».

«Da dicembre a marzo abbiamo ricevuto poco più di 14 milioni dosi, - ha aggiunto il Ministro - da giugno ne riceveremo più del triplo», una quota che sarà «sufficiente per abbassare il numero di vittime da Covid e i ricoverati nelle terapie intensive». Un quadro in cui «i vaccini sono la chiave per la nuova stagione» e in cui verranno somministrati in maniera capillare grazie «agli accordi con i vaccinato e alle coperture economiche per le spese messe a disposizione dal governo». 

«L'Italia, d'intesa con le Regioni, ha siglato accordi con le categorie per far somministrare i vaccini a 42 mila medici, 38 mila specializzandi, 18 mila specialisti, 63 mila dentisti e 270 mila infermieri. A queste categorie», ha sottolineato ancora Speranza, «si aggiungono 25 mila farmacisti che hanno iniziato il corso formazione e 11 mila farmacie che diventeranno luoghi di vaccinazione». Speranza ha poi richiamato al Protocollo firmato dal suo dicastero, insieme a quello del Lavoro, per avere a disposizione anche la vaccinazione nei luoghi di lavoro, «una bella pagina di dialogo tra le parti sociali».

Prudenzialmente, ha detto Speranza, «il commissario Figliuolo lavora per ottenere 45 milioni di vaccini entro giugno». Dosi che, ha aggiunto, «ci mettono nelle condizioni di coprire le fasce a rischio: il nostro obiettivo, entro il secondo trimestre, è di somministrare dose al target degli over 60 anni, dove si registrano il 95 per cento dei decessi».

«La lezione dalla vicenda è che serve un Ue più veloce, integrata e autorevole: gli investimenti. I ritardi e gli errori nella contrattazione sono innegabili», ha ammesso Speranza. «L'Ue ha scontato la debolezza nella produzione autonoma dei vaccini, ma una competizione avrebbe creato uno scenario disastroso. Fare da soli è un'illusione, pensare che l'Italia da sola avrebbe fatto meglio nella trattazione con le industrie è errato. Continueremo a comprare vaccini a livello europeo anche per il fabbisogno dei prossimi anni. In questo quadro va inserito Reithera, che può portarci ad avere il primo vaccino realizzato in Italia».

Riguardo poi alla questione AstraZeneca ha poi aggiunto: «è una questione delicata che va trattata con precisione». E poi: «AstraZeneca è un vaccino efficace e sicuro, un vaccino che salva la vita delle persone, come visto nel Regno Unito». 

«Il successo della campagna inglese si fonda sull'uso di quel vaccino, ricevuto in quantità superiori rispetto ai paesi europei. Con AstraZeneca c'è una discussione sui loro ritardi, spesso inaccettabili, che hanno decelerato la campagna, ma la determinazione a livello europeo è legata alla certezza che il vaccino sia sicuro. I rarissimi casi avversi usando questo vaccino rientrano in quanto detto dalla comunità scientifica, che ci ha ricordato come non esista farmaco senza effetti collaterali. L'Ema ha sottolineato che i benefici del vaccino sono superiori ai rischi».

Durante l'informativa in Aula, Speranza ha fornito anche dati sui casi avversi registrati dopo le somministrazioni del vaccino anglo-svedese. «Su 32 milioni di vaccinazioni e 222 segnalazioni si sono registrati 86 eventi avversi, di cui 18 fatali. Per quanto scomparse dolorose, questi casi rappresentano numeri ridotti». 

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