Stalker viola ancora il divieto di avvicinamento: torna ai domiciliari con il braccialetto elettronico

01.08.2025

Il caso di stalker a Venafro nel solco della procedura "Codice Rosso" 

L'uomo, già arrestato e poi rilasciato lo scorso anno per la stessa violazione, è stato nuovamente raggiunto da una misura cautelare più severa. Determinante la denuncia della vittima, assistita dalla sua legale, che da tempo segnalava la pericolosità del soggetto.

Venafro – Torna agli arresti domiciliari con l'applicazione del braccialetto elettronico un uomo venafrano di 35 anni accusato di stalking e altri gravi reati ai danni di una donna del posto. Nei giorni scorsi, i Carabinieri della locale Stazione hanno dato esecuzione alla nuova ordinanza di custodia cautelare emessa dal Collegio del Tribunale di Isernia, ponendo fine, almeno per ora, all'incubo della donna.

La vicenda, seguita fin dall'inizio con la procedura d'urgenza del "Codice Rosso", rappresenta un caso emblematico delle difficoltà nel garantire una tutela continua alle vittime di violenza. Protagonista un imprenditore locale, attivo nel settore della piccola ristorazione automatica L'uomo, infatti, era già destinatario di un provvedimento che gli imponeva il divieto di avvicinamento a meno di 500 metri dalla donna e dai luoghi da lei frequentati, con l'obbligo del dispositivo di controllo elettronico.

Tuttavia, non è la prima volta che ignora le prescrizioni del Giudice. Già lo scorso anno, una sua palese violazione aveva portato al suo arresto e alla collocazione ai domiciliari. Una misura che, però, era stata revocata dopo appena una settimana, lasciando la vittima in uno stato di costante ansia e paura.

La perseveranza del suo legale, l'avvocato Iulia Iemma, si è rivelata cruciale. A seguito dell'ennesima violazione del divieto, documentata e immediatamente segnalata alle autorità competenti, la Procura ha richiesto e ottenuto un nuovo aggravamento della misura. L'imputato, rintracciato presso la sua abitazione, è stato quindi nuovamente sottoposto agli arresti domiciliari, questa volta con la speranza che il provvedimento sia più stabile.

Contattata, l'avvocato Iulia Iemma che difende la parte offesa, ha commentato la notizia con cauta soddisfazione: «Accogliamo questo provvedimento come un atto di giustizia necessario, che restituisce un minimo di serenità alla mia assistita. In una vicenda così dolorosa, la professionalità e la sensibilità dimostrate sia dalla Magistratura che dall'Arma dei Carabinieri non sono un dettaglio, e di questo diamo atto. Registriamo comunque una seconda, palese violazione della misura, data la gravità dei fatti. Il nostro lavoro continuerà senza sosta per garantire che la mia cliente possa finalmente sentirsi protetta in via definitiva. Approfitto per lanciare un messaggio da donna alle altre donne vittime di violenza: abbiate il coraggio di denunciare ponendo fine a una spirale di odio che vi impedisce di vivere appieno».

Ora l'uomo attenderà ai domiciliari le prossime fasi del procedimento penale a suo carico.

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