Stava sotto la croce

27.05.2021

Com'è per ogni madre, anche Maria, la madre di Gesù, ha pagato il suo tributo di sofferenza alla sua missione d'amore.

Amare è donare. Perciò è anche soffrire. E' svuotarsi per arricchire. E' diminuire per fare crescere. E' nascondersi per manifestare. Così è stato per Maria, la madre per eccellenza. 

In Maria, più che in ogni altra madre, la sofferenza acquista il fascino dell'assoluta gratuità. In Maria la sofferenza è accompagnata dalla luce immacolata dell'innocenza.

Maria è come Gesù l'incarnazione della sofferenza innocente, del dolore puro. Maria dunque è, con Gesù e come Lui, il documento più sublime del valore della sofferenza. nel dolore si realizza la Pasqua. e quando Gesù volle alludere alla sofferenza sua e dei suoi, nella imminenza della passione, ricorse al paragone della sofferenza della donna madre. 

In Maria, madre sofferente dell'umanità, il parto doloroso prelude alla Pasqua della salvezza e della gioia. Così ancora una volta Maria diventa tipo del popolo dei salvati, modello della Chiesa, chiamata a condividere la sofferenza di Cristo sotto la croce, per dare alla luce, come in un parto doloroso, la schiera dei salvati.

Maria è stata la prima, e in nome di tutta la Chiesa che noi siamo, ad accettare questa situazione di sofferenza che genera la vita. Ma in lei noi possiamo anche contemplare l'epilogo gioioso e glorioso di questa sofferenza. Maria già ne è partecipe. Noi lo saremo!

Guardando a lei sapremo vivere le prove che la vita ci riserva, con i suoi dolori e le sue sofferenze, per poi partecipare con lei anche alla gioia finale.

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