“Suggestioni Shakespeariane”, incanto e magnetismo danzano al Teatro Belli di Roma
di Maria Carmela Mugnano
Il Teatro può avere una sua sorprendente anima danzante quando grandi opere drammaturgiche, come quelle shakespeariane, realizzano grandiosi "movimenti" attraverso flussi di magica creatività, voli di amori giocosi, fatali percorsi scavati da passioni ineluttabili, o la caduta in baratri infernali di cupe brame di potere… immense tracce dell'eterna "danza" dello spirito umano, spesso il più nascosto e oscuro, che si libera dai testi con infinite visioni e suggestioni.
Non poteva, pertanto, avere un titolo più appropriato di "Suggestioni Shakespeariane" l'evento artistico portato in scena dal 12 al 14 dicembre al Teatro Belli di Roma dalla Compagnia Excursus, con la magistrale coreografia e regia di Ricky Bonavita, la stupenda architettura musicale di Paolo Buonvino, l'editing musicale di Francesco Ziello, le luci di Livia Caputo, e i sorprendenti danzatori in scena con Ricky Bonavita: Valerio De Vita (anche assistente alla coreografia), Yari Molinari (anche costumista insieme a Daniele Amenta), Claudia Pompili e Francesca Schipani,che hanno intessuto intorno alla loro danza una rete di magia e di incanto.
Sul palco del Belli è stata sorprendentemente colta l'essenza in movimento di alcune opere di Shakespeare, espressa in tableaux che, più che la storia, mettono in risalto elementi di grande poesia e universalità dei testi, che vengono narrati al pubblico con una danza di corpi, occhi, mani, movenze che rendono perfettamente visibile la danza interiore da cui sono ispirate.
In un'ora circa di spettacolo coreografia e musica guidano, con linguaggi diversi ma in perfetto unisono, una grande armonia in cui i danzatori "vivono" la visione rendendola perfettamente "reale": e, mentre amano, intrigano, sperano, ingannano… amano principalmente la suggestione che stanno rappresentando.
Il gesto compiuto, anche il più leggero sfioramento, è l'elemento di un dialogo, un sospiro o un grido, che si inserisce nella relazione con l'altro e diventa protagonista. E, mentre sul palco dilaga "il mostro dagli occhi verdi", che prende il sopravvento sull'amore, sono i sussurri, i bisbigli, i dubbi, che danzano e acquistano un anima propria che si stacca dalla storia ed entra nello spettatore attraverso un percorso favorito che fa fiorire altre personali visioni nel suo potente simbolismo.
E allora questi "quadri" ispirati a grandi storie e ai loro personaggi, (Otello, Desdemona, Iago, Oberon, Titania, Romeo, Giulietta, Prospero, Calibano, Miranda) diventano emblematici della nostra esistenza, dei nostri rapporti, coreografie personali che ci vengono svelate dal grande cuore umano e poetico dell'Opera shakespeariana.
L'unione di danza e musica é sorprendentemente naturale, laddove la naturalezza è "svelamento", un punto di arrivo grandioso che esclude ogni posa o artificio, che non è affatto semplice da raggiungere.
Una poetica naturalezza è il grande leit motiv di questo evento artistico che richiama sul palco altra "danza", quella degli spettatori coinvolti nel "sentire" la narrazione, avvinti alla sua onda, dal primo momento all'ultimo. E si vorrebbero avere più sensi per aprirsi a tutti i richiami e i rimbalzi in scena della suggestione e, soprattutto, avere un occhio speciale rivolto al maestro Ricky Bonavita che trasfonde in ogni piccolo gesto, movimento, sguardo, un incanto magnetico (o un magnetismo incantato).
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La Compagnia Excursus è stata fondata nel 1994 da Ricky Bonavita e Theodor Rawyler con una personale visione coreografica e stilistica. È sostenuta dal 2000 dal Mic, Ministero della Cultura e, dal 2018, condivide i progetti con PinDoc per una ricerca artistica in cui danza e corpo diventano mezzi espressivi, teatrali e poetici.
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Ringrazio il maestro Ricky Bonavita che ha gentilmente messo a disposizione per l'articolo le splendide foto di Piero Tauro, fotografo storico di danza in Italia, oltre ad essere il più famoso reporter di tutti i maggiori festival attuali e compagnie italiane in attività al momento.
