Teodoro Salzillo, intellettuale e ribelle legittimista. Una voce dimenticata dalla storia ufficiale

28.07.2025

Con l'incontro in programma mercoledì 30 luglio 2025, alle ore 19:00, nella splendida cornice di Santa Maria Oliveto (Pozzilli, IS), prende ufficialmente il via il ciclo di eventi culturali promosso da Quaderni Meridionali, Rivista storica supplemento del Giornale Online QuintaPagina.eu: "Storie dal Sud che non smettono di parlare". Un percorso pubblico di rilettura critica della storia del Mezzogiorno, che vuole ridare dignità e voce a protagonisti rimasti ai margini della narrazione unitaria.

Il primo appuntamento è dedicato a una figura poco nota ma profondamente significativa: Teodoro Salzillo, molisano, legittimista e oppositore dell'unificazione italiana. Intellettuale inquieto e ribelle coerente, fu uno degli ultimi a opporsi all'avanzata garibaldina e al tracollo del Regno delle Due Sicilie. La sua biografia, segnata da esilio, accuse e disillusione, si colloca nel cuore della tempesta risorgimentale e ci consegna lo sguardo di chi visse la fine di un'epoca senza piegarsi alla narrazione dominante.

Santa Maria Oliveto, che ospita l'iniziativa, è un antico borgo incastonato tra oliveti secolari, racchiuso in un sistema fortificato di 13 torri merlate (più una torre centrale), a cui si accede attraverso una suggestiva porta saracena. Un luogo ricco di fascino e memoria, perfetto per accogliere questa riflessione sul passato e sulle radici del nostro Sud.

A moderare l'incontro sarà Chiara Franchitti, insegnante, che coordina il comitato di ricerca "Teodoro Salzillo". L'apertura e la chiusura dei lavori saranno affidate a Rosanna Franchitti, docente e presidente dell'Associazione culturale Noi Santamariani.

Prenderanno parte alla discussione:
Mario Garofalo, Direttore Editoriale, Davide Monaco,  Franco Valente,
Silvana Di Ponio, Fernando Riccardi.

Sarà una serata di confronto, memoria e ricerca, per ricostruire una pagina di storia troppo spesso ignorata. Una serata per restituire voce a chi fu ridotto al silenzio. Perché la Storia, quella vera, non teme la complessità. 

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