Ti racconto un sogno

19.07.2021

La morte della politica e la vittoria dei teorici degli appalti migliorativi

Fare una "passeggiata" sulle bacheche social dei due profili (ad oggi attivi) dell'Architetto Franco Valente, di Venafro in Molise, significa fare esperienza di una straordinaria full immersion nel mondo storico-artistico-culturale e architettonico del Molise. E' come visitare un museo sempre aperto con una guida di altissimo spessore e per altro...gratis.  

Vi si trovano commenti, vere e proprie lezioni di storia dell'arte, appunti... spesso esegesi accurate e puntuali di arte sacra... uno spaccato della storia soprattutto di Venafro assai affascinante... Non di rado è possibile anche imbattersi in disappunti espressi ad alta voce e senza filtri. Sempre garbato, ma mai vago!

E così, oltre lo scempio perpetrato ai danni della Madonna di Cobella il cui affresco è conservato nella Cattedrale di Venafro e di cui vi abbiamo raccontato, qualche giorno fa, l'Architetto si è soffermato sull'arcinoto parco della Stazione di IserniaLa riqualificazione di un'area per molti e molti anni lasciata in degrado che per molti aspetti, fin dal giorno stesso della sua inaugurazione, ha fatto parlare di sé... quasi mai in bene, troppo spesso per accadimenti che l'hanno riguardato.

E così, anche l'Architetto Valente ha rivolto la sua attenzione su quel sito... e ci ha "raccontato un sogno".., che appalesa "la morte della politica e la vittoria dei teorici degli appalti migliorativi"...

"Ho seguito dall'esterno la vicenda dell'appalto dei lavori al parco della Stazione d'Isernia, ha scritto - e credetemi: gli amministratori non c'entrano!

IL PROGETTO ERA UN'ALTRA COSA! E' la conseguenza della più scellerata legge del governo italiano. Quella che piace ai forcaioli di mani pulite e dei decreti detti bassanini: IL CODICE DEGLI APPALTI! Quella della morte della politica e del trasferimento di ogni potere ai cosiddetti responsabili unici dei procedimenti. 

Quella dei cosiddetti appalti migliorativi. 

Quella dell'autorità di vigilanza che vigila soprattutto sulla correttezza dei sistemi per scappottarsi dalle responsabilità. .

I progettisti avevano fatto un altro progetto. Poi i boiardi del Comune hanno appaltato un'altra cosa stravisando tutto e mortificando l'idea di partenza. Doveva essere il più bel parco urbano della regione in linea con i più avanzati criteri mondiali di manutenzione sostenibile.

Un parco rispettoso delle esigenze degli anziani, degli amanti dello sport di quartiere, degli appassionati di storia della ferrovia isernina. .

Questo è solo l'inizio del disastro.

Fra un anno, vedrete, cominceranno ad arrivare le proposte di asfaltare tutto. Si darà la colpa ai cittadini che non provvedono alla pulizia. Si darà la colpa agli zingari, agli immigrati e ai drogati e agli anziani incontinenti. Si dirà che gli Isernini sono incivili.

La colpa è sempre dell'ortolano!".

Fuor di metafora a guardare le immagini di quello che doveva essere e di quello che a pochi mesi dalla sua inaugurazione è già diventato, è davvero difficile dar colpa all'Architetto.

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