Tir ribaltato. Dopo un mese il carico (inquinante) è ancora lì. L'Anas: "Non tocca a noi"

07.03.2023

Sulla Statale 158 ancora nessuno ha provveduto a rimuovere migliaia di bottiglie di plastica, disperse nell'ambiente. L'ANAS nega competenza e il Comune non prende posizione

Tutti certamente ricorderemo il pauroso incidente che lo scorso 16 febbraio ha visto coinvolto un Tir carico di acqua in bottiglie di plastica. Il "teatro" neanche a dirlo, ancora la Statale 158, all'altezza di Colli a Volturno (IS). Da quel giorno, a tutti è risultato evidente lo "spettacolo ambientale" costituito da migliaia di bottiglie di acqua sparse sulla carreggiata, nell'anfratto adiacente e nel terreno sottostante. E a tutti in egual modo è risultato evidente che nessuno, a distanza di quasi un mese ha ancora provveduto alla rimozione del carico perso.

E così, Pietro Zullo, da sempre sensibile al tema ambientale e non nuovo ad iniziative volte alla tutela dello stesso, si è rivolto all'Ente proprietario dell'arteria per avere chiarimenti, non senza incredibili sorprese.

"Spett.le ANAS, - ha scritto - la presente per segnalare che a seguito di incidente occorso alle ore 16 di giovedì 16 febbraio 2023 sulla statale 158 "Valle del Volturno", in direzione Castel Di Sangro all'altezza del bivio di Colli a Volturno, il carico, costituito da migliaia di bottiglie di plastica e relativi imballi/etichette, è risultato disperso sul fondo stradale.

A quasi un mese dall'incidente il carico, di fatto rifiuto ai sensi del D.Lgs.152/2006, è ancora presente a bordo della carreggiata, nella scarpata adiacente ed in un terreno sottostante, a pochi metri dal Fiume Volturno in un tratto dalla valenza ambientale inquantificabile.

Da parte dei preposti non si è provveduto allo smaltimento dei rifiuti prodotti dall'incidente, per cui è obbligatoria la presa in carico entro 10 giorni dal 16 febbraio, né alla messa in sicurezza dell'area contaminata dallo sversamento dei rifiuti che, per trasporto eolico e dilavamento delle acque piovane, stanno arrecando una grave minaccia all'ecosistema del fiume Volturno.

Dopo aver contattato la centrale operativa ANAS, il cui operatore ha asserito l'estraneità dell'Ente gestore alla rimozione e la messa in sicurezza dei rifiuti, sono a chiedere un immediato intervento da parte di codesto Ente proprietario dell'infrastruttura viaria, nella certezza dell'applicazione delle più stringenti procedure operative ambientali di controllo di tali casi, sicuramente messe in campo dalla politica di tutela ambientale dell'azienda.

Sono certo che tale comunicazione sortirà in ANAS una attenta analisi delle cause del reclamo, pertanto resto in attesa di una formale ricezione della presente e di quanto conseguentemente riterrete necessario attuare".

Fin qui Zullo, ma emerge con chiarezza un triplice assurdo assunto. Il primo è che a distanza di un mese, quelle bottiglie siano ancora lì, il secondo, se possibile ancora più incredibile, è che ANAS, tramite un suo operatore, abbia dichiarato la propria estraneità, il terzo, non meno fuori luogo, è che il Comune nel cui territorio un simile disastro ambientale si sta verificando da circa un mese, non abbia preteso da chi di competenza l'immediata rimozione del carico inquinante.

L'auspico è che, il prima possibile, ciascuno per quanto di sua competenza, provveda alla messa in sicurezza di quel territorio... senza nascondersi dietro una bottiglia di plastica perché, oltre che inquinante, è trasparente.

©Produzione riservata

Segui la nostra informazione anche su Facebook o unendoti al nostro gruppo WhatsApp e visita il nostro canale Youtube