Torna Festival Zampogna a Scapoli, ospite Eugenio Bennato

01.07.2022

Musicista, mia madre è di Isernia, terra leggendaria e di fascino

Il suono delle zampogne tornerà a raggiungere le cime delle Mainarde e a invadere l'intera Valle del Volturno: Scapoli (Isernia) si prepara per la 46esima edizione del Festival Internazionale della Zampogna in programma per il 30 e il 31 luglio prossimi.

Il programma di uno degli eventi estivi più attesi del Molise, dopo il silenzio imposto alla musica dalla pandemia, è stato presentato in conferenza stampa nel Chiostro di Palazzo San Francesco a Isernia, presente anche l'ospite più atteso del Festival: Eugenio Bennato, fondatore della Nuova Compagnia di Canto Popolare.

"Forse non l'ho mai detto prima - ha rivelato Bennato - la mia mamma è nata a Isernia, dove ha vissuto i primi 4 anni della sua vita. Ci raccontava di questa città e l'immagine che ci dava era leggendaria, magica, ricca di fascino". Poi un passaggio sulla musica popolare e sull'importanza, per la stessa, del binomio tradizione-innovazione: "Bisogna vivere la tradizione in modo dinamico e propositivo. La musica popolare esiste in quanto è viva grazie anche alle contaminazioni". Del programma festivaliero hanno parlato il vicesindaco di Scapoli, Emilio Ricci, il consigliere comunale delegato alla Cultura, Stefano Izzi, e il direttore artistico Christian Di Fiore. Dunque si comincia alle 11,00 di sabato 30 luglio con l'apertura della Mostra Mercato e Festival Internazionale della Zampogna a cura dei Maestri Artigiani di Scapoli. Alle 21,00, in Piazza Martiri di Scapoli, i concerti della Bandadriatica (Puglia) e di Eugenio Bennato.
Domenica, invece, la mattina sono previste visite guida al Museo Internazionale della Zampogna, l'incontro con le Ciaramelle di Amatrice, seminari, laboratori di Pizzica e un Tavola rotonda su 'Gli strumenti musicali del territorio del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise', in serata i concerti degli Zampognari di Scapoli Libero Arbitrio, Massimo Giuntini, Silvio Trotta con Alessandro Bruni (Toscana), Maria Moramarco e Uaragniaun (Puglia).

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