Torrente Rava. Ancora venerdì, ancora "veleno"

11.06.2021

di Paolo Scarabeo

Ci siamo recati anche oggi lungo il Torrente Rava in territorio del Comune di Venafro, e non soltanto, e ancora una volta abbiamo dovuto assistere allo stesso scenario: acqua nera, fetida, schiumosa e oleosa. Ci siamo spinti oltre oggi, percorrendo il corso del torrente a monte e a valle per verificare lo stato delle acque in punti diversi e abbiamo dovuto purtroppo constatare che - al netto di una bonifica urgente di cui ha necessario bisogno per la quantità smisurata di carta e plastica presenti - sia a valle e sia a monte del punto incriminato lo scenario resta lo stesso e addirittura presenta in diversi punti addensamenti fangosi almeno sospetti.

E' dal 2007 che associazioni, movimenti civici, amministrazioni, singoli cittadini continuano a proporre esposti, a fare denunce... sono ormai quasi 15 anni. Anni avvolti nel mistero più assoluto, nessuno risponde, né si trovano soluzioni.

Abbiamo raccolto lo sfogo di un attivista che da molto si batte per questa causa: 

"Onestamente una cosa non capisco molto bene in merito al discorso schiuma e melma nel torrente Rava - ha detto senza mezzi termini - è dal 2007 che vengono fatte denunce querele per strani sversamenti nel torrente, non se ne è mai venuti a capo... eppure non è che parliamo del Delta del Po, che vattelo a pesca da dove viene l'inquinamento... no, parliamo di un torrente, ripeto, un torrente, che nasce poche centinaia di metri prima di dove si vedono schiuma e schifezze varie". 

"Da dove nasce ha poi continuato -, fin dove si evince la zozzeria, di mezzo c'è il nucleo industriale di Pozzilli, c'è il depuratore dello stesso nucleo e c'è qualche azienda agricola... Finora, credo senza esagerazione, saranno state fatte trenta denunce, anche da amministrazioni comunali, opposizioni, associazioni civiche e da "semplici" cittadini, a giusta causa imbestialiti". 

Dalla testimonianza dello stesso abbiamo poi appurato che anche Arpa Molise è intervenuta "Da Campobasso - ha detto indignato - sono dovuti venire sul lungorava a fare improbabili prelievi di acqua schiumosa con altrettanti improbabili secchi per il bucato. Ma niente. Non se ne sa assolutamente nulla. E non sia mai il fattaccio si verifica dal venerdì sera alla domenica sera... l'Arpa non può intervenire, è a riposo".

E poi ancora: "Solo negli ultimi 2/3 anni ho visto con i miei occhi intervenire alle chiamate dei cittadini a causa di quello schifo, Forestale, carabinieri, Arpa, vigili urbani, giunte comunali, consiglieri comunali, sindaci, consorzio di bonifica"..

Da cronisti allora siamo chiamati a fare domande. Perché nessuno risponde alle tante denunce di tanti cittadini? Chi si sta proteggendo? Perché?

E' una faccenda - quella del Rava - non più prorogabile, è tempo che Venafro e i suoi cittadini reagiscano in massa a quanto sta accadendo. Il silenzio di troppi si potrà rompere solo con il chiasso di tutti!

La nostra testata continuerà a seguire la vicenda, si farà promotrice di un dibattito pubblico e farà tutto ciò che potrà per dare a questo silenzio complice e offensivo il risalto nazionale che merita.

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