Trump e le tensioni politiche scoraggiano il turismo: prezzo dei voli a ribasso

16.05.2025

di Sabrina Fasano

No, non è un sogno. Fino a pochi mesi fa viaggiare negli Stati Uniti era un lusso per pochi. Ma l'ascesa di Donald Trump alla presidenza e la sua 'folle' politica commerciale, ha portato a un ribasso del 60% dei prezzi iniziali dei voli. Un esempio? Un biglietto andata e ritorno Milano-New York a soli 433 euro.

Le compagnie tentano in tutti i modi di riempire gli aerei, mentre tra i viaggiatori c'è sempre più timore per i controlli severi all'ingresso del Paese. Insomma, un po' per le politiche di Trump, un po' per l'aumento delle difficoltà burocratiche, i viaggiatori stanno preferendo altre mete e questo ha portato ad un ribasso dei prezzi con la speranza di stimolare la domanda.

Secondo un'analisi recentemente pubblicata dal Corriere della Sera, volare da Roma a Washington, settimane fa, costava 1.213 euro (circa 1.130 franchi) ora costa meno della metà: 564 euro (524 franchi). Gli esempi sono tanti. Ed è così per altri scali europei.

Il Washington Post ha intervistato anche alcuni esperti del settore che hanno parlato della prima flessione significativa dai tempi del Covid. A spaventare i visitatori sono le notizie su detenzioni e deportazioni, compresi casi di turisti europei fermati per settimane. Alcuni Paesi hanno inasprito i travel advisory mentre i dazi imposti da Trump hanno contribuito ad aumentare le tensioni internazionali. Se il calo dovesse continuare il risultato sarebbe una perdita di miliardi di dollari nel settore del turismo.

Paradossalmente, per chi è disposto a correre qualche rischio, questo è uno dei momenti più convenienti per partire. A meno, naturalmente, che non ci si ritrovi in uno dei casi sfortunati che hanno contribuito a far crollare i prezzi.

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