Turbogas di Presenzano. Arrivata nella notte la prima turbina

01.07.2021

di Paolo Scarabeo

Il convoglio fermo alla porte di Venafro
Il convoglio fermo alla porte di Venafro

Dopo il via libera del ministro per la Transizione ecologica Cingolani, sono ripresi a ritmi serrati i lavori di costruzione della Turbogas di Presenzano e così, dopo l'arrivo delle caldaie di cui vi abbiamo raccontato nei giorni scorsi, nella notte trascorsa è approdata nel sito anche la prima turbina a gas.

Un trasporto eccezionale di cui vi abbiamo raccontato con una diretta che ha coperto le intere tre ore: un convoglio di oltre 90 metri che nel primo pomeriggio di ieri si era fermato alle porte della città di Venafro per poi entrarvi nella sera dopo le 22 e proseguire così, con una manovra tecnicamente molto elaborata verso Presenzano, dove è arrivato dopo circa tre ore.

Diversi altri saranno gli arrivi di elementi che andranno così a completare la costruzione della centrale Turbogas le cui lavorazioni sono al momento ben oltre il 40%.

Qualcuno ha voluto evidenziare una partecipazione "attivista" della nostra Testata nei confronti del tema Turbogas... in realtà la nostra è e sarà sempre una partecipazione attiva a tutta ciò che ha riguardato, riguarda e riguarderà il tema della difesa dell'ambiente e della salute.

Ad oggi, oltre le legittime aspirazioni di chi ha interesse e ritorno economico dalla costruzione della Turbogas, diversi sono gli studi che ci dicono la sua pericolosità dal punto di vista dell'impatto ambientale e sulla salute dei cittadini.

Vi abbiamo già reso conto degli studi pubblicati da Legambiente secondo i quali "La decarbonizzazione in Italia non passa per il gas", e per affrontare la transizione energetica non è necessaria nessuna realizzazione di nuove centrali a gas, neanche per rispondere alle esigenze di sicurezza e flessibilità della rete.

E secondo il quale per sopperire alla chiusura delle centrali a carbone prevista per il 2025, invece di nuove centrali a gas, basterebbe portare le attuali ore di funzionamento degli impianti italiani già esistenti da 3200 a 4000, il che renderebbe l'impianto a turbogas di Presenzano ad oggi inutile dal punto di vista energetico e fortemente negativo dal punto di vista climatico.

Nondimeno siamo stati contattati da chi di decarbonizzazione è esperto e che presto ci aiuterà ad avere uno sguardo più completo sul tema...proprio per mettere in risalto che l'obiettivo di questa Testata non è dire no o far propri slogan di altri, quanto quello di mettere luce, soprattutto là dove di luce ve ne è veramente poca!

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