"Tutto scorre", di Vasijli Grossman

20.04.2021

di Francesca Iervolino

Non è semplice parlare di "Tutto scorre", di Vasijli Grossman. Primo fra tutti perché questo libro riesce a scuotere il lettore fin nel profondo: la storia di Igor è lacerante, cruda, destabilizzante. È tornato dai lager siberiani, i gulag, dopo 29 anni di reclusione. La sua colpa? Si è opposto al regime di Stalin dicendo o facendo qualcosa di sbagliato, di fatale e soprattutto di non perdonabile. Qualcuno lo ha denunciato, un "Giuda", un amico che per dovere, paura e qualche dacia non ha avuto scrupolo nel venderlo ai fanatici del partito. Ad accoglierlo al suo rientro silenzioso, una Mosca estranea, cambiata: la città non lo riconosce, lui stesso stenta a ricordarla com'era. Tutto scorre, la vita è andata avanti: gli amici che lo incontrano per caso stentano a riconoscerlo, lo guardano sorpresi e un p0' a disagio; la donna un tempo amata lo ha dimenticato e si è sposata.

Con la forza di riflessioni di grande impatto emotivo e di una scrittura che trascina, Grossman addentra il lettore in quello che era ed è stato lo sterminio dei kulaki, le torture nei campi siberiani, l'ingiustizia delle reclusioni. È una storia dentro altre storie: famiglie distrutte, donne separate dai mariti e dai figli. Pochi ne escono vivi, pochi riescono a tornare a casa. Chi pagherà per tutto questo? Gli uomini che lo avevano accusato erano pur sempre uomini che avevano fatto il male perché non avevano avuto scelta. Eppure lo avevano fatto. Per salvarsi, avevano mandato a morire centinaia di russi nei gulag. La libertà di cui ora può godere Igor appare come un paradosso, perché lo stesso non riesce a riconoscersi un essa: quella libertà tanto agognata lo confonde, lo spaventa e lo costringe a vagare tra Mosca e Leningrado alla ricerca di radici ormai estirpate da tempo. Tutto è ormai cambiato, la Russia è cambiata.

.Questo libro è tante cose: testamento spirituale, diario, denuncia, memoir. Ai lettori consiglio di leggerlo lentamente e di assaporarlo parola per parola.

Vi strazierà ma, al contempo, vi arricchirà enormemente.

©Produzione riservata

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