Ucraina: Molise, timori per imprese che esportano in Russia

25.02.2022

Apprensione anche tra le imprese molisane che esportano i loro prodotti in Russia per gli sviluppi della crisi Ucraina che potrebbe determinare lo stop delle commesse come conseguenza delle sanzioni imposte dalla Ue.

In base al report fornito dalla Camera di Commercio (Cciaa) del Molise, su dati Istat, nel 2020 il volume totale dell'export verso la Russia si è attestato ad oltre 6,2 milioni di euro.

Al primo posto, il settore dei prodotti alimentari (4,1 mln), seguito da quello dei prodotti chimici (1,05 mln), e da macchinari e materiali da trasporto (0,9 mln). Nei primi nove mesi del 2021, invece, il volume totale delle esportazioni in Russia è stato di 4,9 milioni di euro con un incremento di circa 1,1 mln rispetto allo stesso periodo del 2020 (3,8). Anche in questo caso al primo posto ci sono i prodotti alimentari con 3,9 milioni di euro (+900 mila rispetto al 2020), seguito dai prodotti chimici con 861 mila euro (+273 mila). Nel rapporto export/import la bilancia è a favore del Molise. Nei primi nove mesi del 2021 infatti il volume totale delle importazioni dalla Russia è stato di circa 1,2 mln di euro (760 mila nel 2020). "A causa della crisi tra Russia e Ucraina ci stiamo avvicinando ad una 'tempesta economica perfetta'. Così, interpellato dall'ANSA, il presidente della Camera di Commercio del Molise, Paolo Spina.
"L'aumento del prezzo delle materie prime - spiega - coinvolgerà a cascata tutte le altre materie prime e travolgerà quindi anche l'industria e l'agricoltura. Questo in ultima analisi determinerà una diminuzione dei consumi e un aumento dell'inflazione. Il rimbalzo economico che abbiamo avuto nel 2021, che io esito a definire 'crescita' - osserva - è dipeso in larga parte dall'aumento dei consumi interni e solo in misura molto marginale dall'aumento delle esportazioni. Significa che esso è dipeso quasi totalmente dalla capacità di consumo del ceto medio o medio basso, che verrà irrimediabilmente compromesso dall'aumento dell'inflazione. In Molise - prosegue Spina - il problema sarà ovviamente ancora più sentito con effetti diretti, dunque, sulla nostra capacità di generare reddito regionale, anche a causa della contrazione delle esportazioni verso Russia e Ucraina. Inoltre l'economia molisana vive, in assenza di diffusione di grandi industrie manifatturiere, prevalentemente grazie ai consumi da lavoro dipendente. Una compressione delle possibilità di spesa relativa delle famiglie molisane finirà per allargare ulteriormente il divario con le altre regioni italiane. E' necessario, in questo contesto - conclude - che siano varate politiche nazionali in grado di sostenere i redditi medio bassi. Mi sento di condividere le preoccupazioni dei sindacati accanto a quelle delle imprese".

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