Ultima generazione: De Luca, quello che fanno per me va bene
Sono dei precursori, non mi disturbano. Le generazioni successive inventeranno un'economia della riparazione» .
Così lo scrittore Erri De Luca torna a schierarsi al fianco del movimento ambientalista Ultima generazione, protagonista negli ultimi mesi di una serie di blitz contro opere d'arte e sedi delle istituzioni. De Luca ha parlato della questione nel corso di una serata a lui dedicata al teatro Savoia di Campobasso - soldout per l'occasione - nell'ambito della XI Biennale dell'incisione italiana contemporanea 'Domenico Fratianni'.
"Intanto quella vernice è lavabile - ha evidenziato lo scrittore -. Quegli atti sono una specie di manifestazione simbolica del contrappasso: noi sporchiamo il mondo continuamente e loro danno una contro immagine equivalente di come si può sporcare il mondo, imbrattando provvisoriamente un'opera d'arte. Prima avevano fatto ancora qualcosa di più fastidioso, come bloccare il raccordo anulare di Roma o sporcare il portone del Senato, anche quello lavabile, e per questo atto di lesa maestà sono stati dichiarati 'vandali'. Io invece credo che si tratti di precursori. Non sono avanguardia di un movimento che incombe, che incalza - ha aggiunto -. Sono ancora precursori che si muovono lanciando dei segnali, aprendo delle piste, magari delle piste che non vanno da nessuna parte, ma esplorano".
Per De Luca "esistono piccoli segnali di precursione, di anticipazione, ma la tendenza è quella di una generazione e di generazioni successive che si occuperanno di riparare, inventeranno una economia della riparazione. Questi sono dei segnali precursori, ci possono dare fastidio, disturbare. A me non disturbano. Ne stiamo parlando e dunque hanno ottenuto quello che volevano: che se ne discuta, anche in maniera ostile; non importa raccogliere consensi, anche raccogliere dissenso mette all'ordine del giorno, quindi per me va bene".
