Un buon anno 2021!

01.01.2021

Da poche ore è iniziato un nuovo anno. Possiamo dirci francamente che di salutare quello ormai passato non è dispiaciuto a nessuno. Il 2020 ha segnato, per sempre, la storia degli umani, sarà ricordato da tutti come l'anno del Coronavirus. Nei giorni scorsi i social sono stati invasi da messaggi più o meno ironici che "salutavano" il 2020... E' stato un anno difficile, che ha messo in seria difficoltà tutto il sistema: da quello delle relazioni, anche le più intime, a quello della vita ordinaria; da quello della politica a quello dell'economia; da quello del mondo sanitario a quello del mondo dello sport. A tutti i livelli, tutti abbiamo dovuto confrontarci con questo mostro invisibile eppure tanto ingombrante.

E' stato un anno di grande sofferenza, in tutto il mondo sono stati centinaia di migliaia i morti, e mentre ne parliamo siamo ancora nel pieno della seconda ondata e c'è chi parla di una ancor più devastante terza ondata. A tutti noi che abbiamo vissuto questo tempo rimarranno impresse nella memoria in modo indelebile le dure immagini dei mezzi militari che portavano via da Bergamo le bare dei morti, perché la città non aveva più la possibilità di accoglierne. Persone portate via dai propri affetti, dalle proprie famiglie senza nemmeno la possibilità di un saluto o di sapere dove andare per quello "scambio di amorosi sensi all'ombra dei cipressi o dentro l'urne".

Stride a volte il ricordo di queste immagini con quanto purtroppo spesso abbiamo dovuto vedere invece negli ultimi mesi... dalle estive spiagge affollate, alle passeggiate serali lungomare, ai centri commerciali pieni... fino poi alla sera del 31 u.s., quando in un Hotel di Garda, in barba a tutte le regole, alle norme stringenti emanate dal Governo che in molti casi, ha impedito addirittura a figli di ricongiungersi ai propri genitori, si è celebrato a suon di musica e balli, senza distanze, senza mascherine, il "cenone" di capodanno... con tanto di invito esposto sui tavoli a non divulgare foto e video sui social. Un invito che non è bastato evidentemente (fonte Ansa), o alla Baita di Magnano in Riviera (UD) dove i Carabinieri hanno trovato un quindicina di ragazzi e ragazze tutti ventenni, a festeggiare tra cocaine e marijuana.

Sono tante le domande che tutti, ogni giorno, facciamo. Tante le riflessioni. Tantissime le critiche, soprattutto al mondo della politica che non ha saputo e continua a non saper operare in sinergia per affrontare il pericolo di un tracollo nazionale, che ha visto già migliaia di attività commerciali chiudere i battenti e molte molte altre in procinto di farlo. Neppure oggi, che dopo mesi attesa abbiamo finalmente un vaccino, prodotto dagli scienziati a tempo di record. Non riusciamo a metterci d'accordo se è efficace o meno! Tutti sanno tutto, e questo è un rischio enorme, anche in democrazia! Qualcuno dice che un conto è essere nella "stanza dei bottoni", dove si prendono le decisioni che contano, un conto dietro i tasti di un computer a scrivere. Ma forse questo dovremmo ricordarlo meglio quando nell'urna, armati di matita e libertà, decidiamo chi mandare nella stanza dei bottoni (ma questa è un'altra storia!!!). Eppure alcune cose emergono con durezza a interrogarci su decisioni prese o atteggiamenti assunti. Mentre siamo nel pieno della seconda ondata, si sta già parlando della terza, così come mentre eravamo nel pieno della prima ondata si parlava già della seconda eppure, nonostante tutto, siamo riusciti a farci trovare impreparati: il piano sanitario non ha funzionato, il piano della scuola un autentico disastro... con le scuole chiuse da marzo, a settembre ancora si doveva decidere quali strutture utilizzare e quali banchi metterci! Mentre si parlava del potenziamento dei mezzi di trasporto pubblico si è pensato bene di concedere il Bonus per il monopattino, piuttosto che studiare accordi con le tante ditte private che hanno pullman fermi nei depositi e rischiano la chiusura. Addirittura il Governo ci ha regalato il Bonus vacanza pur sapendo, con certezza, che avrebbe influito e molto sulle dimensioni della seconda ondata.

Abbiamo però assistito anche a tanto altro. Abbiamo visto l'amore assumere il volto stanco e i corpi provati di tanti uomini e donne che si sono dati, fino al dono della vita stessa, per il bene degli altri.

Ci rimarranno impresse nella mente sempre le immagini come quella dell'infermiera Gabriella (nella foto, fonte Avvenire) e di tanti, tantissimi altri uomini e donne come lei, che incuranti di orari e turni si sono spessi per tutti. A loro, tutti abbiamo detto e ripetiamo: Grazie!

Abbiamo visto anche sacerdoti, volontari, gente comune darsi da fare in qualunque modo pur di rendersi utili. Abbiamo visto un'Italia solidale, che ha saputo trovare nell'unità la forza per reagire e sopravvivere.

In queste ultime settimane sembra di assistere, però, ad un cedimento, ad un paese stanco di lottare, quasi rassegnato. Vediamo piccoli imprenditori, ristoratori, baristi, commercianti che hanno investito tanto per mettersi a norma e poter operare eppure si vedono costretti a non poter lavorare.

Abbiamo la possibilità di dare all'Italia le armi per farcela, grazie all'Europa che sta per elargire una montagna di denari, e la nostra politica fatica pure a trovare unità sul come spendere quei soldi per il bene comune, per le famiglie, per le imprese, per i giovani, per la scuola, per la sanità.

Il presidente Mattarella, faro in un mare oscuro, anche nel discorso di fine anno ha invitato ancora una volta la politica a superare gli interessi di parte e trovare sinergie utili al paese, ad essere costruttori in questo tempo così difficile e a non perdere tempo... e speriamo si riesca davvero a creare un piano strutturale che offra soluzioni e opportunità e consenta a tutti di risollevarsi... eliminando il "cancro" dell'assistenzialismo e creando serie e concrete opportunità di lavoro.

Ho letto da qualche parte: "Caro 2021 ora tocca a te". No, ora tocca a noi. Il 2021 sarà l'anno che vorremo! Tocca solo a noi, in particolare a quanti fra noi hanno responsabilità di governo e amministrative, dare al 2021 l'opportunità di essere un Buon Anno

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