"Un mese di libri" a Macchiagodena. E' la volta di Nadia Verdile

12.05.2021

La manifestazione culturale dedicata al libro e alla lettura, dal titolo "Un mese di libri"voluta dall'Amministrazione comunale locale, guidata dal sindaco Felice Ciccone, realizzata in collaborazione con il network Borghi della lettura, presieduto da Roberto Colella, e promossa dall'assessorato alla Cultura del Comune molisano, del quale è responsabile Luciana Ruscitto, ha preso il via sabato 8 maggio, con la presentazione del libro di Francesco De Core "Mondiali 1982", avrà il suo culmine il 29 maggio 2021. 

Sabato 15 maggio 2021, alle ore 16, il secondo appuntamento della manifestazione è con la giornalista e scrittrice, Nadia Verdile. L'autrice presenterà nel paese isernino, con il giornalista di Telemolise, Tonino Danese, il suo ultimo libro Carne Viva. Una saga italiana fra Otto e Novecento (Pacini Fazzi Editore). Coordinerà il pomeriggio Miriam Iacovantuono, giornalista di Officina dei Giornalisti.

Carne Viva. Una saga italiana fra Otto e Novecento (Pacini Fazzi Editore, 2021, pagine 184, euro 15, Collana: STORICA)

Arriva in Molise, per la prima presentazione nella sua terra d'origine, l'ultimo libro di Nadia Verdile. Con questo lavoro, la scrittrice molisana, trapiantata in Campania, dopo sedici libri, approda al suo primo romanzo storico. Fine Ottocento. Tempo di fame e di stenti. Nel Molise ancora unito all'Abruzzo la povertà era la regola. Dopo gli anni ribelli e tragici del brigantaggio, in quello scorcio di fine secolo, tutto era precipitato nell'oblio delle Istituzioni. Padroni da una parte, servi dall'altra. Ma anche per i ricchi qualche volta c'erano i divieti. Amare, per esempio, era un lusso non necessario. Qualche volta bandito. Da questo aborto obbligato dei sentimenti «sono nata io - dice l'autrice -, qualche generazione dopo». Questa è la storia di Concetta e Umberto, i suoi bisnonni, figli di un tempo e di una società che marchiavano a fuoco i destini, segnati per sempre dalla scala sociale. Storia di una famiglia, ma anche paradigma e saga di un popolo con i suoi squilibri sociali, i drammi della miseria, dei pregiudizi, dell'emigrazione, delle contrapposizioni ideologiche e politiche. Di persone e gruppi, famiglie e classi, archetipi di una società i cui problemi ancora oggi sono carne viva. Allora, al tempo dei protagonisti e della corolla di personaggi e discendenti che ad essi si accompagna, erano tragica realtà, da accettare con la rassegnazione dell'ignoranza, della cristallizzazione delle convenzioni e dei rapporti sociali dei secoli precedenti.

«In questa narrazione - spiega l'autrice - tutto è vero. Persone, nomi, passioni, fatti, viaggi, epiloghi ricostruiti in anni di ricerche negli Archivi di Stato di Isernia, Campobasso, New York, in quelli comunali di Macchiagodena, Guglionesi, Ururi, Mafalda, Sant'Elena Sannita, in quelli delle Diocesi di Campobasso, Bojano, Isernia, Larino. Nell'Archivio di Ellis Island. In quello privato di Sandra Fiorda. Nelle scatole celate, per un secolo mai aperte, nella soffitta della mia famiglia. Carne viva è la mia, è quella della mia gente, dei miei avi, della mia terra».

La foto in copertina di Carne Viva è di Lewis Hine, tra i più grandi fotografi sociali della storia, occhio narrante dell'emigrazione a cavallo dei due secoli. «Questo libro - conclude Verdile - ha il patrocinio morale dei comuni di Macchiagodena e Mafalda, delle province di Campobasso ed Isernia. Lo hanno sentito patrimonio della collettività. Di questo sono orgogliosa e grata».

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