Un museo a cielo aperto, torna dal 23 al 26 CVTà Street Fest

21.06.2022

Civitacampomarano, diretto da Alice Pasquini, VII edizione

Le strade si riempiranno di musica e luci, le piazze cambieranno volto e il borgo molisano, diventato un museo a cielo aperto entrato nelle mete degli amanti dell'arte urbana, accoglierà artisti provenienti da Europa, Asia e Africa.

A Civitacampomarano dal 23 al 26 giugno torna 'Cvtà Street Fest', il più grande festival italiano di street art che è riuscito a far registrare oltre 23 mila presenze in un paese di 300 abitanti.

Ideato e diretto da Alice Pasquini, per la settima edizione sarà animato da Cinta Vidal, Daku e Icy and Sot, Akut, Ememem e Keya Tama che lavoreranno nell'ottica del rispetto dello "spirito dei luoghi", restituendo su mura e strade del paese immagini incentrate su temi d'attualità.
Cinta Vidal, artista spagnola conosciuta per illustrazioni e murales, punterà sulla ricchezza della diversità; i fratelli iraniani Icy e Sot, di base a New York, con le loro opere in fil di ferro stimoleranno una riflessione su immigrazione e frontiere. L'indiano Daku sottolinea il flusso del tempo attraverso opere testuali realizzate con reticolati in ferro in cui inserisce il testo, leggibile solo grazie al sole che genera l'ombra proiettata delle parole; il francese Ememem con coloratissimi tappeti musivi 'restaura' le buche di strade e marciapiedi. Akut, dalla Germania irrompe con il suo fotorealismo underground e Keya Tama, sudafricano, punta sui contrasti che mettono a confronto presente e passato.

Accanto alla suggestione creata dalla visione degli artisti al lavoro, Civitacampomarano offrirà, grazie all'Associazione Culturale CivitArt e della ProLoco "Vincenzo Cuoco", musica dal vivo, dj set e live set, cinema nel Castello Angioino, prodotti locali. Tornano anche le visite guidate gratuite tra le opere d'arte sui muri del borgo - oltre 50, realizzate negli anni da artisti quali David de la Mano, Alex Senna Nespoon, Jan Vormann, Add Fuel, Martin Whatson, Biancoshock, Icks, Uno, Gola Hundun - e le passeggiate alla scoperta del borgo fondato in epoca sannita su uno sperone di roccia arenaria, a 500 metri sul livello del mare e circondato da 600 ettari di bosco, con il Castello Angioino, la Casa del Mercante e la Chiesa di San Giorgio Martire.

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