Un'officina di saperi, nasce il CISAV

27.06.2021

Dall'idea di quattro giovani ricercatori, amanti del territorio, nasce il Centro Indipendente Studi Alta Valle del Volturno 

di Paolo Scarabeo

C'è un brano musicale molto noto che parla di "quattro amici al bar che volevano cambiare il mondo" e, si sa, quando si incontrano amici che magari condividono la stessa passione il risultato è garantito... quell'incontro sempre e comunque produce un'esperienza, un vissuto condiviso e apre strade. Ed è questo, fuor di metafora, lo spirito con cui quattro giovani ricercatori: Mirco Di Sandro, Emidio Ranieri Tomeo, Giammarco Rossi e Esterina Incollingo, si sono posti dinnanzi all'enorme patrimonio storico\artistico\culturale che costituisce la più straordinaria ricchezza della loro terra, l'Alta Valle del Volturno, che sembra proprio non riuscire a ricevere tutte le attenzioni che pure le sarebbero dovute, da parte delle istituzioni preposte.

Dai loro discorsi quotidiani con altri abitanti dell'Alta Valle del Volturno, dal condividere la felice scoperta di aspetti culturali e naturali del territorio ad essi sconosciuti, dallo scambio di parole di sconforto e rabbia dovute alla costatazione dell'annoso sfruttamento di un'area sempre più marginalizzata e a tratti bistrattata se non addirittura dimenticata, è germogliata un'idea - dal nostro punto di vista, straordinaria -: il Centro Indipendente Studi Alta Valle del Volturno. Una "officina di saperi" aperta, partecipativa, inclusiva e indipendente che ha come fine dichiarato quello di sostenere la valorizzazione sociale del territorio, attraverso la divulgazione di conoscenze polifoniche e multidisciplinari ad esso inerenti. Un "contenitore" di saperi trasversali posto al servizio della divulgazione culturale.

Così, i quattro giovani ricercatori, hanno chiamato a raccolta studiosi e studiose per la realizzazione di un progetto editoriale collettaneo fruibile e accessibile all'intera comunità locale: Saperi Territorializzati.

Il primo numero - che costituisce l'atto ufficiale e formale di nascita del CISAV - è Una raccolta di studi brevi sull'Alta Valle del Volturno che sarà presentata il prossimo 10 luglio a Cerro al Volturno al Casale de' Farrocco e l'11 luglio nel Chiostro del Monastero delle Monache dell'abbazia di San Vincenzo al Volturno. Occasione che sarà certamente propizia anche per conoscere più da vicino la nuova realtà del neonato Centro Studi, il cui obiettivo è quello di creare - ed è già in atto - una rete di singoli, di gruppi e\o associazioni locali ed extra locali che vogliano condividere l'idea e l'ideale di una (ri)costruzione sociale dal basso, teorizzando e praticando modelli di inclusione sociale, partecipazione e sviluppo sostenibile. 

Una maglia di persone che si faccia occhio vigile e cosciente sul territorio rifiutando l'adozione di modelli di sviluppo eterodiretti e volti al violento sfruttamento del territorio. 

Un progetto ambizioso quello del CISAV di cui il territorio dell'Alta Valle del Volturno, come tanti altri segmenti territoriali della nostra regione, ha un gran bisogno per tentare di uscire dal torpore in cui chi avrebbe dovuto esaltarne le doti culturali e naturali l'ha invece relegato. Una "spina nel fianco" per tante istituzioni che prese dalla cura del proprio orticello non hanno saputo rendersi conto dell'enorme potenziale che quel territorio offre.

QuintaPagina seguirà da vicino gli sviluppi e le proposte del Centro Studi Alta Valle del Volturno e se ne farà interprete convinta più che mai che "La bellezza" - di cui la cultura espressione primaria - "salverà il mondo"!       

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