Va' prima a riconciliarti con il tuo fratello

11.03.2022

Pensieri brevi di Quaresima - Venerdì della Prima Settimana

Letture: Ez 18,21-28; Sal 129; Mt 5,20-26 

Per vivere la vera giustizia, bisogna superare quella degli scribi e dei farisei. Ce lo ha detto Gesù e ce lo ricorda la Parola di oggi. Il comandamento di Dio "non uccidere" viene confermato e interiorizzato attraverso la condanna dell'ira e il dovere della riconciliazione prima di accostarsi all'altare. 

C'è un "ma io vi dico...". La giustizia di questo mondo coincide con il semplice stare alle regole. È una giustizia che salva innanzitutto la forma. Ma la verità è che la giustizia che ci viene dal Vangelo è una giustizia che supera anche le misure delle regole e della forma. È una giustizia che va alla sostanza delle cose, e molto spesso questa sostanza è nascosta a una lettura meramente superficiale della vita. Compiere il proprio dovere ci rende giusti, ma amare ciò che si fa ci rende cristiani.

Siamo chiamati alla prova dell'amore. Non basta non uccidere fisicamente una persona. Esistono tanti modi per uccidere... ignorare, ridicolizzare, schernire, parlare male, calunniare... sono tutti modi che ci fanno uccidere i fratelli... e che se in questa vita passano inosservati... nell'altra saranno posti sulla bilancia dell'amore.

Siamo chiamati alla Riconciliazione... Papa Francesco, commentando la Parola di oggi ci ricorda che: "Spesso riteniamo che i nostri peccati allontanino il Signore da noi: in realtà, peccando, noi ci allontaniamo da Lui, ma Lui, vedendoci nel pericolo, ancora di più ci viene a cercare. Dio non si rassegna mai alla possibilità che una persona rimanga estranea al suo amore, a condizione però di trovare in lei qualche segno di pentimento per il male compiuto.

Fare esperienza della riconciliazione con Dio permette di scoprire la necessità di altre forme di riconciliazione: nelle famiglie, nei rapporti interpersonali, nelle comunità ecclesiali, come pure nelle relazioni sociali e internazionali. La riconciliazione infatti è anche un servizio alla pace, al riconoscimento dei diritti fondamentali delle persone, alla solidarietà e all'accoglienza di tutti". 

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