Vaccini al Neuromed. I tirocinanti denunciano discriminazioni.

09.04.2021

Lo rende noto il Sindaco Stefania Passarelli in un post sulla Pagina Facebook del suo Comune.

"Da circa un mese - ha scritto il Sindaco Passarelli - le polemiche per le vaccinazioni effettuate dall'Irccs Neuromed hanno tenuto in vita molti politici molisani.

Sono mesi però che gli studenti che frequentano i corsi di laurea presso l'IRCCS Neuromed si stanno battendo per ricevere il vaccino, un loro diritto che è diventato ormai un'utopia. Studenti lasciati completamente abbandonati da tutte le istituzioni, dall'Asrem, dall'ente ospitante Neuromed e dalla Sapienza a cui vengono versate regolarmente le tasse universitarie.

Da fonti ufficiose sembrerebbe che gli stessi studenti universitari che svolgono il tirocinio presso l'ospedale di Isernia sono stati vaccinati - stesso corso di laurea, stessa università, stessa regione.b

Gli studenti, in un documento scritto inviato al Sindaco di Pozzilli chiedono perché questa discriminazione, perché all'ospedale di Isernia si vaccinano gli studenti e all'ospedale di Pozzilli no?

Studenti privati del loro diritto di poter svolgere il tirocinio, perdendo di fatto due anni accademici, fondamentali per la loro formazione professionale e con ulteriore aggravio di costi per le famiglie che sono costrette a pagare per più anni le tasse universitarie e i fitti ai propri figli.

Molti studenti hanno letto il post pubblicato sul sito "Stefania Passarelli" di un possibile hub vaccinale a Pozzilli e sperano di potersi vaccinare.

Stiamo parlando di ca 500 studenti che frequentano i corsi di laurea a Pozzilli che stanno vedendo leso un loro diritto allo studio.

Se le istituzioni preposte non si attiveranno per risolvere questa annosa problematica, mi farò portavoce degli studenti e ci attiveremo con i legali per difendere il diritto allo studio degli studenti".

Sembra tanto di assistere al solito pasticcio all'italiana, con cui si cerca di recuperare ad un errore commesso, privando di un diritto chi invece ne è legittimato. Davvero la questione relativa ai vaccini meriterà capitoli di storia, con i quali insegnare alle generazioni future quanto a volte l'uomo riesca ad essere lesivo nei suoi stessi confronti. 

Il tutto mentre in Italia si registra, nonostante la presa di posizione del Premier Draghi, un picco di rinunce del vaccino AstraZeneca, con piani vaccinali da rifare per oltre 29 milioni di under 60.