Venafro, 80 anni fa il bombardamento

13.03.2024

Un fine settimana ricco di appuntamenti promosso da Amministrazione e Associazione WinterLine per rileggere una delle pagine più tragiche della storia della città

Sarà un weekend ricco di appuntamenti quello organizzato dal Comune di Venafro, in collaborazione con l'Associazione Winterline Venafro, per commemorare l'ottantesimo anniversario del bombardamento del 15 marzo 1944: una pagina tragica della storia della Città, uno squarcio ancora vivo e sentito.

Venerdì 15 marzo, si parte con il tradizionale ritrovo alle ore 10.00 presso la casa comunale per poi proseguire con la Santa Messa nella chiesa dell'Annunziata, il corteo con le varie deposizioni di corone d'alloro nei punti simbolo di quei fatti per concludere presso il Monumento ai Caduti.

"Ricordare per non dimenticare, - sottolinea il Sindaco Alfredo Ricci - perché gli orrori vissuti ottant'anni fa non si ripetano mai più: dobbiamo gridarlo forte soprattutto in questo momento dove le tensioni internazionali sempre più spesso sfociano in conflitti alle porte di casa nostra. Questa importante commemorazione quest'anno sarà densa di eventi anche grazie all'Associazione Winterline Venafro, insieme alla quale sabato 16 e domenica 17 marzo abbiamo organizzato un raduno di veicoli della Seconda Guerra Mondiale e una visita ai luoghi teatro di quel conflitto. Vogliamo così testimoniare che la guerra non può essere mai la soluzione; il suo carico di morte lo conosciamo bene qui a Venafro quando quel 15 marzo '44 la nostra bella cittadina fu oggetto di un feroce attacco bellico alleato. Gli Alleati sferrarono sui cittadini inermi un bombardamento cruento, a cui seguirono distruzione e vittime. Proprio a quelle vittime vanno il nostro ricordo e le nostre preghiere

Tra gli appuntamenti previsti - conclude Ricci - voglio mettere l'accento sulla presentazione del volume  "Aspettando il sole" dell'insegnante Maddalena Scarabeo, in programma per il 15 pomeriggio: tra le pagine del suo libro le atrocità della guerra in questa parte di Molise così vicina alla linea Gustav, nelle sue parole e nei suoi occhi, quelli di chi quella guerra l'ha vissuta, potremo cogliere spunti di riflessione per non ripetere gli stessi errori".

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