Venafro, approvato il nuovo regolamento edilizio

18.03.2023

L'Assessore Perna: "in un settore ad appannaggio maschile, una donna ha saputo smuovere le acquee!".

Si aspettava niente meno che dal 1927, poco meno di cento anni, un nuovo regolamento edilizio a Venafro e finalmente è stato approvato. Il lavoro attento e meticoloso dell'Assessore Marina Perna ha finalmente "portato la barca in porto".

E' la stesso Perna a darne notizia, non nascondendo tutta la sua soddisfazione: "Esprimo grande soddisfazione - ha detto - per l'approvazione del nuovo regolamento edilizio, anche a nome di tutta l'amministrazione e del Sindaco, che ringrazio per avermi supportata, soprattutto umanamente, in questo percorso che è arrivato a termine, un percorso, per certi versi tortuoso, perché veder alternarsi per 6 volte il responsabile dell'Ufficio Urbanistica e ricominciare tutto d'accapo, ogni volta, non è semplice, ma ci abbiamo creduto con caparbietà.

Mi corre l'obbligo di ringraziare l'Ing. Basilio Iuliano, nuovo responsabile del Settore Urbanistica che con professionalità, dal giorno successivo al suo arrivo, ha lavorato al raggiungimento di questo importante traguardo.

Per la redazione dello stesso siamo partiti da un progetto obiettivo, passando per la contrattazione collettiva, perché purtroppo fondi non né avevamo, e, pertanto, abbiamo attinto ai fondi per i progetti obiettivi che se non utilizzati vengono persi e così, facendo è stato possibile far redigere il regolamento edilizio all'Ing. Felice Cimino e al Geom. Pasquale Brunetti, dipendenti del Comune di Venafro, che ringrazio per l'impegno profuso.

Abbiamo inviato - ha detto inoltre - il regolamento edilizio agli ordini professionali degli Ingegneri, Architetti, Geometri e Geologi, al fine di avere ulteriori indicazioni e una forma di scambio di vedute.

Per quanto riguarda il tenore del regolamento edilizio, lo stesso disciplina:

  • la Semplificazione, efficienza ed efficacia dell'azione amministrativa; 
  • Perseguimento di un ordinato sviluppo edilizio riguardo la funzionalità, l'estetica e l'igiene pubblica; 
  • Incremento della sostenibilità ambientale ed energetica; 
  • Armonizzazione della disciplina dei privati nei rapporti di vicinato; 
  • Superamento delle barriere architettoniche per garantire una migliore qualità della vita e la piena fruibilità dell'ambiente, del costruito e non costruito; 
  • Incremento della sicurezza pubblica e recupero urbano, attraverso la riqualificazione sociale e funzionale delle aree e/o degli edifici abbandonati e/o dismessi; 
  • Incentivazione dello sviluppo sostenibile, fondato su un rapporto equilibrato tra i bisogni sociali, attività economica e ambientale e rispetto del paesaggio; 
  • Abbiamo previsto scomputi di oneri di urbanizzazione a chi realizzerà tetti verdi o coperture a verde; parete verde; Inerzia termica dell'involucro edilizio (sfasamento dell'onda termica); Riscaldamento degli ambienti con sistemi specifici di captazione dell'energia solare; Impianti di riscaldamento a bassa temperatura; Infrastrutture per ricarica di veicoli elettrici in edifici residenziali, prevedendo punteggi differenti per ciascuna delle voci precedenti e tanto altro.

Io ho dato il mio meglio, - ha chiosato in conclusione - in un settore che è stato sempre un poco trascurato, perché, insomma, dal 1927 nessuno mai ha pensato di redigere un nuovo regolamento edilizio…

P.S. una battuta finale… in un settore ad appannaggio maschile, una donna ha saputo smuovere le acquee!". 

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