Venafro, Camelot. Ricci chiarisce la mancata concessione del finanziamento.

24.09.2021

PER AMORE DELLA VERITÀ, SPIEGHIAMO UN PO' DI COSE SULLA MANCATA CONCESSIONE DEL FINANZIAMENTO PER LA NUOVA SCUOLA CAMELOT - dà inizio così ad un lungo post sul suo profilo facebook, il Sindaco Alfredo Ricci, rispondendo in modo esplicito alle tante polemiche che nei giorni scorsi hanno animato la mancata concessione del finanziamento per la costruzione della nuova scuola a Venafro, da circa 20 anni ormai ospitata nei containers.

In questi giorni - continua il Sindaco - alcuni mi stanno chiedendo informazioni su alcuni articoli apparsi ultimamente sulla stampa nazionale in cui si parla del mancato finanziamento della nuova Scuola Camelot da parte del Ministero dell'Istruzione. Una vicenda in cui il nostro Comune è stato indicato da tutta la stampa nazionale come simbolo e vittima di un'ingiustizia.

Proverò a riassumere (per quanto possibile).

Questi i FATTI.

A maggio 2021 la nostra Amministrazione partecipa a un bando del Ministero dell'Istruzione dedicato al finanziamento di scuole dell'infanzia.

Partecipiamo con due progetti:

1) uno per la realizzazione di una nuova scuola al posto dei prefabbricati di Camelot;

2) l'altro per l'adeguamento sismico della scuola "Montessori" (per intenderci lo storico asilo di via Acquedotto).

Due sogni a cui stiamo lavorando da tempo per restituire normalità e sicurezza ai nostri alunni.

Le nostre candidature vengono giudicate entrambe ammissibili.

In particolare, nell'elenco delle candidature dei Comuni in aree svantaggiate - a cui è riservata una quota importante di risorse - il progetto della nuova scuola Camelot viene collocato in 52° posizione, quello della scuola di via Acquedotto in 182° posizione.

In base alle risorse disponibili il Ministero finanzia i progetti fino alla posizione n. 51: quindi, essendo 52^, SIAMO I PRIMI NON FINANZIATI con il progetto della nuova scuola Camelot.

Su che cosa la stampa sta insistendo in difesa di Venafro? Il punto è che tra i progetti in aree svantaggiate che hanno ottenuto finanziamenti ce ne sono alcuni proposti da Comuni che a chiunque verrebbe il dubbio di considerare svantaggiati.

Un caso su tutti: due scuole a Milano. E questi progetti sono stati preferiti a quelli di Venafro perché, ad esempio, il Comune di Milano ha potuto garantire un cofinanziamento di ben 3 milioni di euro. Importi che il Comune di Venafro non può permettersi. Per avere un'idea dei numeri: 3 milioni di euro è l'ammontare dell'intero finanziamento che occorrerebbe per realizzare la nuova scuola Camelot.

A qualcuno è venuto il dubbio che in tutto ciò c'è qualcosa che non va, se tra le aree svantaggiate vengono preferiti Comuni che hanno bilanci che possono permettersi percentuali di cofinanziamento che Comuni piccoli e in difficoltà come Venafro (ma l'elenco ne comprende anche altri) non potranno mai sostenere.

Ovviamente per Venafro l'amaro in bocca è maggiore, sia perché siamo i primi non finanziati (52°, in una graduatoria in cui al momento hanno finanziato fino al 51° posto), sia perché Camelot è stata realizzata dopo il terremoto di San Giuliano del 2002 per essere provvisoria.

In verità a me questa contrapposizione che si sta creando tra Venafro e Milano non convince, perché sia i bambini di Venafro sia quelli di Milano hanno uguale diritto di studiare in scuole sicure. Probabilmente, però, questo caso fa capire che a Roma si dovrebbero trovare soluzioni che tengano conto delle reali situazioni dei territori, soprattutto di quelli più svantaggiati. E questo è ciò che sta evidenziando la stampa nazionale, che voglio ringraziare per questa attenzione.

Sono convinto che una soluzione sarà trovata, mi fido di questo Governo e del lavoro che sta facendo nella gestione dei fondi PNRR, in particolare di quelli dedicati alla Scuola.

Per ora noi non demordiamo e andiamo avanti, con fiducia verso le Istituzioni e senza smettere mai di lavorare per le nostre Scuole.

PS: questi i FATTI, diffidate delle FALSITÀ messe in giro sui social (in maniera ovviamente anonima!) da chi fa delle fake news la propria ragione di vita o per cattiveria o per ignoranza!

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