Venafro. Inquinamento del Rava. Città Nuova in Procura con un esposto

02.07.2021

Si verifichi la sussistenza di elementi atti a configurare comportamenti omissivi o negligenti da parte degli organi preposti all'accertamento delle cause dell'inquinamento e delle responsabilità di tali fenomeni,

Nella mattinata di oggi 2 luglio, i vertici dell'associazione "Città Nuova" hanno depositato un esposto presso la Procura della Repubblica di Isernia sulla questione dell'inquinamento del Torrente Rava di Venafro. La delegazione era composta dal presidente Gian Marco Di Cicco, dalla vicepresidentessa Adriana Iannacone e dal segretario Maurizio Terracciano.

 L'associazione, nel documento presentato, ha posto l'attenzione sulle continue criticità che attanagliano il corso d'acqua che attraversa il centro abitato cittadino. I soci hanno constatato personalmente, che da diversi giorni si verificano problemi relativi alla presenza di esalazioni provenienti dal Torrente Rava nel tratto che attraversa il territorio del Comune di Venafro, dovute alla presenza nell'acqua di liquami di colore marrone e addirittura, in alcuni giorni, nero che producono una schiuma e di conseguenza un grave fenomeno di inquinamento che sta determinando tra i cittadini preoccupazione e un grave allarme sociale. Di Cicco, Iannacone e Terracciano hanno constatato il verificarsi di tale fenomeno, tra l'altro, nei primi giorni di giugno, recandosi nei pressi dell'alveo del torrente Rava. 

L'acqua presentava una colorazione anomala tendente al marrone e al nero ed emanava un cattivo odore. Già in passato, almeno dal 2006, e con una significativa frequenza negli anni, sono stati segnalati e denunciati all'Autorità Giudiziaria, da amministratori locali (anche dagli ultimi due sindaci della Città di Venafro), da associazioni e da semplici cittadini, episodi analoghi di inquinamento con la formalizzazione di innumerevoli denunce senza tuttavia che gli organi competenti siano mai riusciti a risalire alle cause e a punire i responsabili. I vertici associativi hanno avuto modo di interloquire con il Sostituto procuratore di turno, la dottoressa Andricciola, illustrando le motivazioni per le quali si è presentato un altro esposto e Città Nuova chiede che siano svolte le opportune indagini per individuare e punire a norma di legge i responsabili di tale atto criminoso per tutte le ipotesi di reato che la magistratura dovesse ravvisare nei fatti narrati e accertati. 

Città Nuova chiede, inoltre, di verificare se sussistano elementi per configurare comportamenti omissivi o negligenti da parte degli organi preposti all'accertamento delle cause dell'inquinamento e delle responsabilità di tali fenomeni, omissioni anche relative all'informazione dovuta per legge. Città Nuova è fiduciosa che, da tale atto, possano sussistere interventi concreti per la salvaguardia e la tutela del territorio venafrano. 

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