Venafro ricorda Gennaro Morra

07.07.2022

L'annuncio: "in occasione del centenario della nascita, il prossimo 22 novembre 2022, l'Amministrazione comunale organizzerà delle iniziative per ricordare la figura di questo grande Venafrano"

Oggi 7 luglio 2022 ricorrono i venti anni dalla morte del Dott. Gennaro Morra. Una perdita gravissima ed incolmabile non solo per la città di Venafro ma per il mondo della cultura regionale e nazionale. Morra è stato sicuramente la figura più importante per la cultura venafrana del secolo scorso ed una delle più importanti in assoluto nella storia della nostra città.

Per ricordare brevemente la sua figura usiamo le notizie raccolte dal prof. Giacomo Gargano, direttore della biblioteca comunale, che redasse un profilo di Morra che fa parte della delibera con la quale la precedente amministrazione, dopo anni nei quali mai nessuna iniziativa era stata promossa per ricordarlo, nel 2016 volle aggiungere il nome di Morra a quello di altri due "giganti" della storia e della cultura venafrana, come Antonio De Bellis e Leopoldo Pilla, nell'intitolazione proprio della biblioteca civica alla quale Gennaro Morra ha dedicato molti anni della sua vita mettendo a disposizione della comunità venafrana la sua grande esperienza e le sue competenze. 

Il Dott. Morra era nato a Venafro il 22 Novembre 1922. Laureato in Giurisprudenza, era abilitato all'insegnamento di materie giuridiche ed economiche, ed ha svolto la sua carriera presso le strutture del governo nazionale fino a ricoprire il prestigioso incarico di dirigente generale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel mondo della cultura si mise presto in luce per le sue eccelse qualità come pubblicista, poeta, storico, soprattutto della Terra di Molise e in particolare di Venafro e del suo territorio. Da pubblicista aveva svolto attività di corrispondente sulle pagine regionali di quotidiani e periodici firmando una serie di importanti ricerche storiche. Come poeta, si ricordano le raccolte "Solstizio d'estate" del 1951, "Parole udite domani" del 1954, "Un grido tra le mani" del 1959, "Viaggio nel deserto" del 1988. 

Come storico il suo contributo è stato determinante per ricostruire la storia della nostra città, è stato infatti autore di tanti testi che rappresentano una fonte ineludibile per chiunque voglia cimentarsi in ricerche, approfondimenti, pubblicazioni sull'argomento. Morra ha fatto luce soprattutto su un periodo storico, quello del medioevo in particolare con l'ultima sua opera, "Storia di Venafro dalle origini alla fine Medioevo", testo che è e sarà, senza dubbio, un punto di riferimento per tutti quelli che si sono occupati e si occuperanno della nostra antica Città. Per molti anni ha ricoperto l'incarico di Direttore Onorario della Biblioteca Comunale dedicandosi alla riqualificazione di tutto il patrimonio librario e al riordino dell'archivio storico degli atti notarili del '500. 

Si deve a lui il nuovo impulso dato alla funzione della biblioteca comunale come cuore pulsante della cultura a Venafro e l'idea di ristrutturarla e di riammodernarla, idea che è stata poi realizzata con i lavori eseguiti e completati nel 2016 dall'Amministrazione comunale. Oggi la biblioteca De Bellis-Pilla-Morra rappresenta un fiore all'occhiello della nostra comunità. Il 7 luglio 2002 Gennaro Morra veniva a mancare all'età di 79 anni, lasciando alla Biblioteca Comunale, con atto testamentario, tutto il suo patrimonio librario composto da circa 5000 volumi, per la maggior parte rari e di valore. 

L'Amministrazione Comunale di Venafro - e in particolare l'Assessorato alla Cultura - scrivono Ricci e Ottaviano in una nota congiunta - vuole ricordare il Dott. Gennaro Morra nel giorno del ventennale della sua morte. E soprattutto comunica che in occasione del centenario della nascita, il prossimo 22 novembre 2022, l'Amministrazione comunale organizzerà delle iniziative per ricordare la figura di questo grande Venafrano, che alle sue doti professionali e culturali, affiancava grandi doti umane, sempre disponibile verso chiunque si avvicinasse al mondo della ricerca, della cultura, della storia, della conoscenza. Un esempio da seguire soprattutto in questi tempi difficili.

©Produzione riservata

Segui la nostra informazione anche su Facebook, su Twitter o unendoti al nostro canale WhatsApp