Venafro stretta in una morsa mortale

04.06.2021

Ancora inquinamento, ancora il Rava vittima di criminali che continuano ad avvelenare la nostra terra.

di Paolo Scarabeo

Desta sempre maggiore preoccupazione la situazione di assoluto allarme in cui versa Venafro e la sua piana, stretta come in una morsa mortale e nel silenzio più assurdo delle istituzioni. Da anni, ormai, amministrazioni, associazioni, movimenti, singoli cittadini denunciano il livello sempre più allarmante di inquinamento incontrollato, di cui sempre più spesso e a cadenze regolari il torrente Rava, suo malgrado, diventa testimone oculare.

E così, anche questo fine settimana il Rava ha manifestato quello che troppi fingono di non vedere. Nel tardo pomeriggio di oggi, 04 giugno, infatti, alcuni cittadini sono stati attratti dal fetore esilarante delle acque del Rava, nere, oleose e schiumose, come abbiamo potuto costatare noi stessi, accorsi sul luogo.

Presente sul posto anche il Sindaco di Venafro, Alfredo Ricci, con alcuni suoi collaboratori. Sono stati così allertati i Carabinieri della locale compagnia, che intervenuti hanno provveduto ad effettuare le campionature di rito. Sul posto anche il  Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri (NOE) e i Forestali, i quali hanno provveduto, a loro volta, ad effettuare ulteriori campionature in più tratti del torrente. 

«Nella mattinata di domani - ci ha detto il Sindaco - provvederemo ad effettuare un ulteriore esposto presso la Caserma dei Carabinieri di Venafro e seguiremo, per tutto ciò che ci sarà concesso dalle procedure di indagine, lo sviluppo degli accertamenti. Anche un solo episodio non deve lasciarci tranquilli  - ha continuato - anche e soprattutto perché questi fenomeni continuano a verificarsi nel fine settimana, quando cioè i controlli potrebbero essere più difficili. Valuteremo in questo senso ogni azione giudiziaria necessaria».

Era palese lo sdegno dei cittadini presenti (come si evince dal video estrapolato dalla diretta FB di uno dei presenti) che ci hanno raccontato anni di tentativi di fare luce su questa vicenda ma senza mai avere le attenzioni dovute.  Ed è forse il momento che la città intera reagisca a questa stretta mortale in cui sempre di più viene costretta, come in un quadrilatero della morte tra un inceneritore che brucia quasi 100mila tonnellate di rifiuti l'anno, un cementificio tra i più grandi d'Europa, che di rifiuti ne brucia quasi 25mila tonnellate l'anno, gli scarichi del Nucleo industriale e - ciliegina sulla torta - a pochi Km, la costruenda centrale Turbogas... senza dimenticare l'arteria ad alta percorrenza che attraversa la città. 

Chi sta continuando ad avvelenare Venafro da così tanto tempo? Perché continuano a non avere esito le decine di esposti che ormai da anni continuano ad essere presentati?

Ma non basta! Sono scarichi periodici di criminali che avvelenano la nostra terra o è la nostra terra che ci sta restituendo quello che nasconde da troppo tempo e che non è stato mai veramente bonificato? Come non riportare alla mente l'inchiesta condotta qualche anno fa e raccolta in un libro I veleni del Molise in cui una testimone disse chiaramente, parlando di un terreno non lontano: "Ho visto tutto, voglio raccontare tutto. Non ho paura. Noi abbiamo un terreno nelle vicinanze, lì ho trascorso la mia vita. Non posso dire di non aver visto. Ho visto dei camion che scaricavano cose ferruginose, cose grigie, nere. Scavavano e mettevano. C'era un signore che propose a mio marito di utilizzare l'uliveto per il misto. Voleva scavare il nostro terreno, io vedevo che scavavano notte e giorno. Ho visto i camion che scaricavano rifiuti industriali".  

Non c'è da stare tranquilli, né da sottovalutare la cosa ritenendola un "niente di che, un po' di acqua sporca", e non è più tempo di attese, come non è più tempo di lasciare soli pochi cittadini ad indignarsi nel silenzio quasi generale. E' tempo di risposte! E' tempo di soluzioni.

Seguiremo senza tregua ogni sviluppo. Raccoglieremo ogni testimonianza utile a fare luce finalmente su questa annosa vicenda. Raccoglieremo la testimonianza e daremo voce a chiunque voglia per Venafro un futuro diverso!    

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