Venafro. Villa Maria, è bufera sui social

28.09.2022

"Si spendono soldi per mettere i giochi per bambini, poi si rendono gli stessi inutilizzabili e pericolosi"

Continua ad essere oggetto delle osservazioni  e della protesta dei cittadini di Venafro lo stato di incuria in cui versa il parco comunale "Villa Maria", fino a qualche tempo fa affidata alla gestione di un privato, oggi gestita direttamente dal Comune di Venafro. In particolare, oltre lo stato di semi abbandono in cui versa il verde, oggetto di grande attenzione sono i giochi istallati per i bambini che però risultano - a detta di molti cittadini - "pericolosi e dunque inutilizzabili": "Non c'è un solo punto all'interno del parco - ha scritto un papà - in cui non si rilevano gravissime criticità in termini di sicurezza. Passi l'abbandono e la scarsissima sensibilità sul vero valore del verde pubblico... non può invece essere sottovalutata la questione sicurezza. Se non siete in grado di fare quel che è necessario ed improrogabile, chiudetelo il parco, e cercate risorse per renderlo degno di tal nome". 

E' una vera e propria bufera quella che si è scatenata su un noto gruppo Facebook, che poco dopo la pubblicazione delle foto che riportiamo in questo articolo, ha registrato la reazione indignata di moltissimi cittadini e genitori.

In realtà è un tema che torna. Già, infatti, lo scorso luglio qualche cittadino aveva evidenziato le forti criticità presenti nel parco, che evidentemente non sono state ancora risolte. "Se non riuscite a garantire - aveva scritto un cittadino in un post corredato da foto molto eloquenti - un minimo di sicurezza e dignità, all'unica area verde di Venafro, abbiate il coraggio di interdire gli spazi al pubblico (magari con delle scuse allegate al provvedimento), per tutelare l'incolumità dei bambini e per evitare (ulteriori) figuracce con i molti turisti che in questo periodo sono in zona!". Un post che aveva scatenato la reazione di decine e decine di persone.

Oggi il tema si ripresenta! Tra le altre cose è molto triste vedere la "panchina rossa" quasi abbandonata tra le erbacce... è come calpestare il grande messaggio che rappresenta. 

Qualcuno - come era già accaduto nei giorni scorsi per il lavatoio - si è spinto fino a proporre la temporanea chiusura del parco al fine di ripristinarne le condizioni di sicurezza. Altri si dicono delusi e scoraggiati... molti i genitori che manifestano tutta la propria preoccupazione.

Eppure, come testimonia chi ne ha avuto cura... non è sempre stato così... "Sono stato 8 anni a lavorare alla villetta... - ha scritto in un commento alle foto - manutenzione x i giochi dei bambini ( x me cosa fondamentale x il loro bene ) giardinaggio, credo, tutto perfetto, ogni settimana rasavo le aiuole, ringhiere sverniciate e pitturate sia perimetrali che interne, rifeci il bagno: carico e scarico acqua, fu risistemato il campo di bocce, raccolta differenziata fatta in modo maniacale, muri e cordoletti delle aiuole sistemati e pittati, potatura piante ognuna nel periodo consentito. C'ho messo tutto me stesso, lavoro, cuore e anima ma a quando vedo non è servito a niente".

Il periodo a cui si riferisce questo post non è lontanissimo nel tempo... e questo ci impone una riflessione che rimarca e supera quella riguardo all'incuria e che ancora una volta ci porta a riflettere sulla sorveglianza.  Fare un giro nella Villa fa capire subito che è vera l'incuria ma altrettanto vera ed evidente è la "mano dell'uomo", nei tanti, tantissimi danni arrecati all'arredo, alle aiuole, al verde...

Allora forse torna forte il tema che abbiamo già trattato, in merito ai danni arrecati all'ex lavatoio, circa l'urgenza di misure che portino alla prevenzione e alla repressione di fenomeni di vandalismo che continuano a ripetersi in città... ma altrettanto urgente è una riflessione circa la cura di una città che purtroppo continua a manifestare segni di un decadimento che non merita.

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