Zona rossa: è già tempo di "pensare domani"

27.02.2021

E' certamente vero che passare dal "abbiamo tutto sotto controllo" al lockdown non è proprio una passeggiata. E' vero certamente che i commissari alla sanità regionale hanno fin qui fatto un pessimo lavoro. E' altrettanto vero che la politica regionale in questo momento (e diciamolo pure: non solo ora) sta dando un'immagine di sé non proprio esaltante, qualcuno ha già scritto che forse è bene che riflettano tutti seriamente sulla possibilità di andare a casa. E' vero però anche che quelle persone nel posto che occupano le abbiamo mandate con il nostro voto. Ed è vero anche che ripetiamo questo ritornello ogni volta che qualcosa non funziona.

Diciamocelo pure, forse ci eravamo un po' tutti cullati sulla favoletta dell'isola felice in cui andare in vacanza, forse le luci dei riflettori avevano appannato la lucida visione di più di qualcuno circa la reali condizioni in cui versa la nostra regione... e non da ora!

Chi oggi ci governa non ha né maggiori meriti né demeriti rispetto a chi c'era. Da troppo, la classe politica nella nostra regione è espressione di quello stile clientelare, che è il vero cancro di questa terra, così bella ma così tanto sfortunata.

In tempi non sospetti, noi avevamo scritto che più che "Terra da ribalta"... il Molise è una terra da ribaltare! E oggi ne siamo più che mai convinti. In realtà la zona rossa non ha fatto altro che mettere a nudo una situazione di drammatica fragilità del tessuto economico, sanitario, sociale della nostra regione, che purtroppo dura da anni. Il Molise, che non è mai stata una terra ricchissima, non ha mai superato la grande crisi economica verificatasi tra il 2007 e il 2013, che ha falcidiato decine e decine di imprese, fabbriche, attività commerciali, svuotando impietosamente nuclei industriali... e la politica a tutto questo non ha saputo porre rimedi efficaci.

Oggi ci troviamo di fronte ad una situazione che potenzialmente può costituire un duro colpo di grazia per l'economia regionale. In questo anno imprese e attività commerciali sono andati in grande sofferenza e questa chiusura, se non supportata nel modo giusto, può essere decisiva per la sorte di troppi.

Vivendo bene l'oggi, fornendo tutti gli strumenti utili per poter superare la drammaticità di questo momento, è già tempo di pensare domani!

Il Molise è in ritardo di decenni. È bastato aumentare di poco, nella scorsa estate, il volume del traffico in Regione per assistere ad una vera e propria strage. Ogni giorno un incidente, purtroppo spesso mortale. Cantieri interminabili, segnaletiche obsolete quando esistenti, fondo stradale sconnesso che neanche i sentieri hanno.

E' tempo di pensare alle scuole! Struttura fatiscenti, soluzioni provvisorie che sono diventate definitive, vecchie strutture che mostrano limpidamente la loro storia. Che ne sarà dopo un anno di fermo forzato delle strutture sportive che già prima erano al limite della decenza?

Ancora più urgente, forse decisivo, sarà risolvere una volta per tutte le conflittualità esistenti ormai da troppo tempo dentro la sanità regionale, di mettervi mano in modo sostanziale e strutturale alla sua distribuzione sul territorio, ai suoi ospedali... al rapporto tra sanità pubblica e sanità privata!

Insomma... non fermiamoci a pensare alla zona rossa chiedendoci di chi è la colpa, saremmo come il cane che si morde la coda. Pensiamo alla zona rossa, chiedendoci cosa può significare per domani! Perché i sacrifici di oggi non siano vani, bisogna che diventino seme per domani. Per un Molise modernizzato, capace sostenersi non di resistere, capace di accogliere e proporsi durante tutto l'anno, capace di fornire i servizi essenziali a tutti.

Al Molise non manca nulla: ha il mare, i laghi, la montagna, borghi bellissimi, anfiteatri unici al mondo per bellezza e storia, chiese monumentali straordinarie, tradizioni millenarie, una grande ospitalità, prodotti tipici d'eccellenza... è una Regione da visitare in estate ma anche in inverno, ma forse manca chi di tutto questo si faccia realmente interprete e lo renda finalmente motivo di vera ricchezza per l'intera Regione.

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