Abbazia di San Vincenzo al Volturno. Testamento chiede l'intervento del Governo

10.11.2021

"Franceschini intervenga immediatamente e garantisca la fruibilità della cripta dell'Abate Epifanio e dell'intera area archeologica di San Vincenzo al Volturno".  

«Il Ministro Franceschini è a conoscenza delle attuali diverse complicanze che impediscono la completa e frequente fruibilità del sito archeologico di San Vincenzo al Volturno e della cripta dell'Abate Epifanio? Non ritiene sia doveroso verificare le reali motivazioni che hanno indotto il rappresentante locale dell'Abbazia a mettere in discussione l'accordo raggiunto nel 2018 che garantiva e disciplinava gli accessi alla cripta?

Quali urgenti iniziative intende adottare per assicurare una gestione trasparente e una maggiore fruizione dell'intera area archeologica? Sono queste le richieste che ho inviato al Ministro con una interrogazione depositata in Commissione Cultura alla Camera». Lo dichiara Rosa Alba Testamento, parlamentare molisana e componente della Commissione Scienza, Cultura e Istruzione a Montecitorio.

«Questa vicenda - continua la parlamentare - viene sollevata da molti anni dall'opinione pubblica locale non solo per le problematiche strettamente inerenti all'accessibilità del sito, ma anche per alcune situazioni gestionali poco chiare che hanno portato a un ingente sperpero di denaro pubblico destinato alle infrastrutture per la musealizzazione del sito.

La cripta dell'Abate Epifanio - prosegue - rappresenta all'interno dell'Abbazia di San Vincenzo un vero e proprio gioiello, con un ciclo di affreschi assolutamente unico, e merita di essere liberamente accessibile al pubblico. Per questo occorre almeno recuperare quello spirito di collaborazione che aveva portato all'accordo del 2018 con il quale Montecassino concedeva le visite della cripta, della quale risulta proprietario, in cambio di una percentuale sui biglietti d'ingresso.

Non è più pensabile - conclude Testamento - continuare a non intervenire su una vicenda a dir poco paradossale, in cui in un'area archeologica pubblica come quella di San Vincenzo al Volturno vi sia il monumento più importante, la Cripta dell'abate Epifanio, di proprietà privata che, nonostante continui a godere di fondi statali per la sua manutenzione, viene gestito come una enclave extraterritoriale per le visite di cittadini e turisti. Franceschini intervenga immediatamente».

Fin qui l'Onorevole Testamento. 

QuintaPagina ormai da mesi (https://www.quintapagina.eu/l/lo-sconcertante-stato-di-abbandono-del-sito-archeologico-di-san-vincenzo-al-volturno/) continua a presentare uno status della questione che va molto oltre la singola Cripta, uno stato di sconcertante abbandono a partire dai fondi che non ci sono per garantire l'apertura del sito e la sua custodia, la sua manutenzione che in alcuni momenti dell'anno fa assomigliare l'area archeologica - tra le più importanti d'Europa - ad una 'fratta' sepolta da rovi ed erbacce, con alberi di fico che sbucano dalle pareti delle 'cucine carolinge'... un unicum mondiale, per poi passare ad una viabilità che nemmeno nei villaggi del terzo mondo, alla segnaletica praticamente inesistete, ai servizi... e che dire dei capannoni con cui i reperti sono coperti e della loro fattezza? 

Insomma ci vogliono ben altra mentalità e ben altre iniziative affinché il sito archeologico di San Vincenzo al Volturno possa finalmente essere all'altezza del suo blasone. E forse, o senza forse, è ora che chi ha potere di farlo si renda conto di quale patrimonio e di quanto valore sia in gioco per l'intera area della Valle del Volturno, ma oseremo dire per la ricchezza culturale dell'intero paese. 

Auspichiamo davvero che dal Governo si possa avere una risposta concreta e congrua per la valorizzazione o forse meglio perché all'area archeologica di San Vicenzo al Volturno venga riconosciuto semplicemente il valore che ha.

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