Ancora morte sulle strade molisane, è ora di un vero riordino

15.11.2022

Nelle scorse settimane vi abbiamo parlato della "Frana dimenticata" sulla S.S. 17 Var A Isernia-Castel Di Sangro, (quiper la quale abbiamo ricevuto un timido accenno dall'ANAS, ma rimarremo attenti alla questione. Oggi, dopo i fatti di ieri che hanno registrato l'ennesima assurda morte sulle strade della nostra Provincia, accendiamo un vero proprio focus sulle disastrose condizioni della viabilità nella nostra Regione e della nostra Provincia, per tenere viva l'attenzione e mettere in evidenza la necessità di un urgente riordino.

Dopo la morte di Paolo Marchesani, lo sfortunato cittadino di Colli a Volturno (IS), travolto e ucciso da un giovane centauro mentre di sera attraversava una strada buia, con scarsa segnaletica, certamente inadeguata alla mole di traffico che la percorre e alla velocità con cui lo si fa, a pochi metri dallo Svincolo per Scapoli (IS), in piena curva, pericolosissimo, ieri allo snodo stradale che attraversa il polo commerciale di Roccaravindola (IS) si è registrata l'ennesima tragedia che ha visto la morte di un uomo e versare in gravi condizioni sua moglie.

Stiamo parlando dello snodo stradale all'altezza del Centro Commerciale "I Melograni", Maxi Cina, MD, City Fashion, il Centro di Soccorso Stradale Ricci, a ridosso dello svincolo tra la S.S. 85 Venafrana e la S.S. 158 che va verso la Valle del Volturno e quindi in Abbruzzo.

Un posto storicamente pericoloso proprio per la confluenza di queste due importanti arterie, soprattutto nei fine settimana, quando sono migliaia le auto che viaggiano per e da Castel Di Sangro e Roccaraso, ma reso drammaticamente letale dallo snodo creato per consentire gli accessi alle varie attività commerciali che lì insistono. Uno snodo fatto letteralmente con i piedi!

Chi da Isernia/Roccaravindola volesse recarsi alla MD o a Maxi Cina o all'Officina Ricci, deve raggiungere il nucleo industriale di Pozzilli, fare inversione e tornare indietro. Lo stesso deve fare chi dal Centro Commerciale volesse raggiungere le attività che sono di fronte, dall'altra parte della strada... Chi da quelle attività volesse andare verso Venafro, deve invece tornare verso Roccaravindola e immettersi sulla statale dall'incrocio lì creato. In realtà tutto questo non lo fa nessuno, spesso, nemmeno quando ci sono le forze dell'Ordine che sovente lì fanno posto di blocco. Tranquillamente si attraversa da una parte e dall'altra senza la minima inibizione. Ve lo immaginate uno che uscendo dal Centro Commerciale, per andare a Maxi Cina per esempio, dall'altra parte della strada, va a Pozzilli e torna indietro?

Ieri si è registrata l'ennesima tragedia, noi siamo transitati sul posto pochi istanti dopo. Tutti i media locali hanno parlato di "un'auto proveniente da direzione Venafro che stava svoltando verso il Centro Commerciale", quindi a sinistra. A noi sembra poco plausibile. Saranno certamente gli inquirenti a far luce sull'accaduto, ma a noi l'auto è sembrata colpita sul lato del conducente, e quindi poco plausibile che stesse svoltando a sinistra, sarebbe stata colpita sul lato passeggero da un tir proveniente dal lato opposto. Probabilmente l'auto stava attraversando dal Centro Commerciale verso una delle attività di fronte ed è stata colpita lato conducente provocandone la morte. La barriera laterale della strada, in quel punto rende praticamente impossibile vedere chi viene da direzione Isernia. Diciamo questo non per fare indagine, non è nostro compito e non abbiamo tutti gli elementi per farlo. Lo diciamo perché non dovrebbe mai essere consentito lo sviluppo di un polo commerciale - per altro frequentatissimo - se non vi è una rete viaria adeguata a supporto, che garantisca sicurezza, né lo si può consentire con accessi diretti su un'arteria così importante, a pochi metri da uno svincolo ancora più importante. Ogni giorno si assiste a scene di pedoni che attraversano la strada in modo avventato e a macchine che passano da una parte all'altra.

È uno svincolo che deve essere rivisto, con urgenza. Una rotatoria (che con i dovuti espropri dovrebbe essere possibile) certamente obbligherebbe a ridurre la velocità e garantirebbe l'accesso in sicurezza a tutte le attività; un sottopasso per i pedoni, eviterebbe certamente l'azzardo di attraversare tra auto in transito e auto che, violando le norme, passano da una parte all'altra, senza problemi.

La stessa cosa dicasi per la S.S. 158, di cui vi abbiamo parlato spesso, dove ci sono punti in cui se si incontrano due tir si blocca il traffico; dove c'è uno svincolo, quello verso Scapoli, che obbliga a fermarsi in piena curva, a pochi metri dal quale purtroppo si è registrata la tragedia che, solo per ultimo, ha causato la morte di Paolo Marchesani. Una arteria molto trafficata, che in molti punti registra la presenza di attività commerciali che hanno la porta sul ciglio della strada. Il luogo in cui è accaduto quell'incidente - dove passiamo ogni sera - è totalmente al buio! Come è possibile permettere l'esistenza di attività commerciali a bordo strada senza che la strada sia correttamente illuminata?!

Ieri, c'è stato anche un altro incidente, all'imbocco della Variante di Venafro, che da Sesto Campano va verso Isernia. Tanti avranno notato la pericolosità di quell'imbocco. Dopo un lunghissimo rettilineo, chi esce per Venafro si trova di fronte ad un curvone improvviso, chi va verso Isernia, l'imbocco della corsia semplicemente non lo vede, se non una volta a ridosso, e quindi pochi mesi fa due tir si sono tamponati proprio all'imbocco, ieri tre tir si sono tamponati a catena con un ferito trasferito al Veneziale di Isernia.

Una regione e una Provincia che vogliono attrarre turismo e proporsi all'Italia come luogo attrattivo, non possono permettersi strade ridotte a questo. L'auspicio è che queste morti non siano vane ma che riaccendano, in chi ne ha la responsabilità, l'urgenza di interventi ormai non più prorogabili.

Il nostro focus continuerà nei prossimi giorni, con altre interessanti - si fa per dire - situazioni.

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