Venafro. Ora c'è chi chiede la chiusura del lavatoio per ragioni di pubblica sicurezza
Tante sono state le reazioni alla notizia di cui vi abbiamo riferito (qui) circa la devastazione dell'antico lavatoio comunale di Venafro. Tanti i venafrani sdegnati per un atto così volgare, tanti coloro che ne avevano già segnalato con preoccupazione la sorte.
Ora c'è chi ne chiede addirittura le chiusura per ragioni di sicurezza: "E a proposito delle condizioni del lavatoio - scrive un cittadino su un gruppo Facebook - e dell'area adiacente, più volte denunciate da Palmina (Giannini) e altri, penso che non è più possibile assistere alla distruzione sistematica della struttura senza che si intervenga drasticamente. Si è capito che la sera-notte il sito diventa terra di nessuno e che vengono presi di mira i bordini armati del piano lavapanni. La conseguenza grave è che i ferri logorati e curvati sbucano in più punti. Siccome è inopinabile che tale situazione rappresenta di fatto un pericolo alla pubblica incolumità e che gli autori perseverano in azioni ancora più devastanti, si propone di chiudere il sito senza aspettare che si spengono anche gli ultimi lampioncini. Tale richiesta, credo condivisa da tutti Noi Venafrani che vedono in tale struttura una memoria storica dal 1928, la rivolgiamo a chi di competenza delegato a operare per il BENE DELLA NOSTRA VENAFRO".
Una situazione, come è evidente, che richiede ormai azioni decise e risolutive, una risposta chiara e forte da parte dell'Amministrazione Comunale. Un intervento di messa in sicurezza, senza dubbio... ma subito un importante intervento di restauro e di riqualificazione di tutta l'area che possa così diventare - insieme alla Liberty (e magari senza i tempi di restauro della Liberty) - un polo culturale per la città di Venafro, un luogo di crescita e formazione dei suoi giovani, un luogo in cui l'associazionismo cittadino possa trovare la sua "vera" casa.
